Vita Cristiana

Pubblicato il 1 Marzo 2023 | di Redazione

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Grande festa per circa 700 acierrini

“Tutti noi, in qualsiasi ruolo, abbiamo il dovere di essere uomini di pace”: (Papa Francesco nell’Introduzione al libro “Un’enciclica sulla pace in Ucraina”) con queste parole l’equipe A.C.R. della diocesi di Ragusa ha cercato di organizzare al meglio la Festa della Pace 2023.

Il 5 febbraio 2023, per la prima volta in presenza dopo la pandemia, circa 700 acierrini, provenienti dalle varie parrocchie della diocesi, educatori, animatori e assistenti, con la presenza fisica e fattiva del nostro presidente diocesano Rosario Schininà, hanno partecipato con gioia a questa grande festa.

Il punto d’incontro è stato il polo fieristico E.M.A.I.A. di Vittoria e grazie al contributo dell’amministrazione comunale, tutto questo è stato possibile.

Alle 9:30 al grande raduno, i ragazzi sono stati accolti con inni e bans da parte del gruppo animazione, formato anche da alcuni giovanissimi delle varie comunità parrocchiali.

Lo sport è generatore di comunità, accoglie e sostiene, fa rete e diventa laboratorio di integrazione e per questo per l’ambientazione abbiamo pensato ai giochi olimpici, con relativa sfilata delle varie parrocchie con bandiere e slogan fatti su misura da loro, con accensione della fiaccola della pace da parte dell’equipe: in stile olimpico-acierrico!

Dopo questo primo momento, abbiamo pregato tutti insieme sotto la guida del nostro assistente diocesano Don Fabio Stracquadaini, che con semplicità ha condotto la preghiera facendoci comprendere che dobbiamo essere missionari nel mondo, che la chiamata si realizza sempre in una missione, in un modo specifico di amare e di farsi dono nell’incontro con l’altro; tutto ciò che sta nella possibilità di ciascuno realizza il bene per tutti e porta frutti in abbondanza; siamo chiamati a vivere un amore che sappia farsi ‘povero’ per riscoprire ciò che è essenziale; vivere da fratelli per costruire il regno di Dio: questa è la vera pace.

Quindi tutti i ragazzi sono stati divisi in fasce d’età (6-8; 9-11; 12-14) e in gruppi per poter partecipare ai giochi a stand da svolgere tutti insieme nell’arco della mattinata.

“Guerra e Pace”, “Memory della pace”, “I 100 metri” (guardie e ladri), “3 punti”, “Ai blocchi di partenza”, “Le parallele asimmetriche”: questi i giochi e le attività in cui i ragazzi si sono divertiti a “sfidarsi” per capire che “Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano”.

E così tra giochi, balli, risate, abbiamo condiviso nel vero senso della parola, il pranzo a sacco, in cui ciascuno offriva all’altro un assaggio del proprio pasto, come si fa in una grande famiglia.

Nel pomeriggio le attività sono riprese con la premiazione di tutti i ragazzi e, a tal proposito, sono state coniate delle medaglie per l’occasione! Quindi ci si è avviati con una grande marcia della Pace, con inni e slogan intervallati da prove da superare per un percorso, lungo 1,5 Km, dall’EMAIA fino alla Basilica di San Giovanni Battista, dove alle 16 è stata celebrata la Santa Messa.

È stato un momento di grande gioia: ad accoglierci all’ingresso della Basilica il nostro vescovo Mons. Giuseppe La Placa. I ragazzi si sono sistemati in chiesa e abbiamo vissuto in maniera partecipata e coinvolgente la celebrazione. È stato un grande dono vivere la Festa con una chiesa piena di così tanti ragazzi!

La sera rientrando nelle nostre case, l’equipe ACR, composta da Maria Concetta, Pierpaolo, Eleonora, Chiara, Pippo, Cinzia, Maria Chiara, Enza, Don Fabio, stanca per la giornata appena trascorsa, ma con il cuore traboccante di gioia e di amore, si è resa conto che quel giorno negli sguardi dei ragazzi che erano stati presenti nonostante il vento e il freddo, attraverso i loro sorrisi e gli abbracci che ci hanno regalato, abbiamo compreso ancora di più cosa significa dare compimento ad una nuova comunità in cui dimora la pace e, alla stessa mensa, si condivide la vita e la gioia.

 

Maria Concetta, Don Fabio & l’equipe diocesana ACR

 

 


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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