Vita Cristiana

Pubblicato il 19 Aprile 2023 | di Emanuele Occhipinti

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Celebrare la Pasqua nel territorio con il vescovo e nello stile di Gesù

Dalla Colacem all’aeroporto, dal centro Seia ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dai commercialisti ai maestri del lavoro, dalla Fondazione San Giovanni Battista al Movimento apostolico ciechi, passando per i dipendenti del Comune di Ragusa, della ex Provincia, del Genio Civile, dell’Avis: sono alcune delle tappe che hanno portato, durante la Quaresima, il vescovo monsignor Giuseppe La Placa a contatto con tante realtà del nostro territorio. Per tutti il vescovo ha avuto una parola di speranza e di gratitudine, celebrando l’Eucarestia e annunciando la Parola. Simbolo e immagine di una Chiesa in uscita, in ascolto pronta a confrontarsi anche con realtà esterne al mondo ecclesiale. Un esempio concreto di quel che vuole essere il cammino sinodale di una Chiesa che vuole ritrovare quello stile che Gesù trasmise ai discepoli e alle prime comunità. Ovunque il vescovo è stato accolto con grande calore e le sue parole sono state capaci di risvegliare quei sentimenti di fede che albergano nel cuore della nostra gente e che, magari, per tanti motivi, non riescono a emergere. E allora l’occasione della celebrazione del “precetto” pasquale può essere l’occasione per avviare una nuova evangelizzazione, per riprendere confidenza con riti e liturgie, per lasciare un seme che potrà dare i suoi frutti anche in altri contesti. Magari riavvicinandosi alla parrocchia, alla preghiera, alla Parola di Dio.

Anche con questo spirito il vescovo si è reso disponibile a celebrare la Pasqua portando a tutti l’annuncio e la gioia della Resurrezione. Monsignor La Placa ha annunciato il Vangelo parlando di lavoro, di servizio, di amore, di carità, di santità del quotidiano, di rispetto reciproco, di impegno a servire i fratelli e la comunità, di fratellanza universale, di pace immergendo le sue parole nella realtà e nelle difficoltà che scandiscono i nostri giorni.

Lo ha fatto anche con gesti che ha tenuto a sottolineare non essere «teatrali» ma segni do amore fraterno. È successo in occasione della Lavanda dei piedi, durante la messa in Coena Domini, quando monsignor Giuseppe La Placa, ha proceduto alla lavanda dei piedi a 12 fratelli che vivono condizioni di fragilità o durante il pranzo della Domenica di Pasqua offerto dalla Caritas e dal Ristoro San Francesco alle persone e alle famiglie seguite dalla Caritas.

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Autore

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lavora dal 1990 presso Banca Agricola Popolare di Sicilia, attualmente in staff alla Direzione Commerciale. E’ impegnato nell’associazionismo e nel volontariato nazionale ed internazionale, settori per i quali svolge anche il ruolo di formatore. Già presidente diocesano di Azione Cattolica, è, in atto, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Ragusa e membro del Consiglio Nazionale della FISC (Federazione Italiana Settimanali Diocesani).



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