Vita Cristiana

Pubblicato il 21 Aprile 2023 | di Redazione

0

La bussola di Abramo e Sara, anche nella tempesta

Lo scorso 28 gennaio, presso la Casa di spiritualità dei Padri Gesuiti a Ragusa, su proposta dell’architetto Simona Tumino, si è tenuta la presentazione di due libri, “La bussola di Abramo” e “Abramo nella tempesta”, entrambi dell’Ed. San Paolo, alla presenza dell’autore, il gesuita Gianfranco, Matarazzo, con interventi di Cesare Geroldi sj – attuale responsabile della casa di spiritualità – e di Concetta Licitra. Moderatrice dell’evento è stata la stessa Simona Tumino.

Dopo la presentazione dell’autore, padre Cesare ha esordito con un sentito ringraziamento verso padre Gianfranco, che nella sua veste di Padre Provinciale, ha reso possibile la continuità della presenza dei Gesuiti a Ragusa. Questa decisione ha permesso la “scrittura della Parola” nel cuore di tutti coloro che in questi anni si sono avvicinati alla lectio divina grazie agli appuntamenti settimanali di lettura continua di vari libri biblici, ai ritiri residenziali mensili, e ancora ai campi biblici per i giovani delle “100 pinne” e quelli “Bibbia e famiglie”, oltre a diversi campi di formazione, dove i ragusani hanno la possibilità di stringere relazioni di amicizia e collaborazioni con altre persone provenienti da ogni dove in Italia o dall’estero.

Padre Cesare ha poi sottolineato l’importanza della cura del proprio mondo interiore. La proposta presentata da padre Matarazzo è praticabile da tutti, credenti o meno, con tracce di meditazione leggibili in pochi minuti, sette ogni volta, in cui si trovano spunti di riflessione e contemplazione da portare con sé per tutta la giornata, permettendo a quanto letto/vissuto/sentito di innescare qualcosa dentro, provando a decifrare quell’impasto spirituale fatto da intuizioni, più o meno evidenti, che illuminano o cozzano contro convinzioni e abitudini del proprio vissuto. La fede, infatti, incontra/scontra sempre i nodi irrisolti e i bivi cruciali della nostra vita; per far questo gli agili schemi di preghiera proposti inseriscono nella storia di Abramo e Sara, consapevoli che la loro vicenda costituisce il modello paradigmatico di ogni esperienza vera di fede biblica. Una serie incalzante di domande invitano ad entrare dentro il testo biblico, per evitare di scivolare troppo rapidamente sulle parole, senza consentire loro di lasciare una traccia provocante nel disco rigido della propria coscienza. La storia di Abramo è un continuo invito: “vai dentro di te”, recupera te stesso e i tuoi desideri profondi, comprenditi nel gioco delle contraddizioni, rischia e decidi, vai … avanza, cambia rotta/schema/copione … riparti dopo ogni errore di valutazione e scelta sbagliata.

Il microfono è quindi passato a Concetta Licitra. Da partecipante alle occasioni di riflessione sulla Parola proposte dal Centro di spiritualità e da consacrata secondo il rito dell’Ordo Virginum, presentando la struttura degli esercizi proposti nei due volumi, ha richiamato l’invito di padre Gianfranco al restare su ogni riflessione, prendendosi del tempo ed evidenziando come esso sia un dono divino ma, in quanto legato all’esperienza terrena, finito e non può né deve essere sprecato. In questa opera di valorizzazione del tempo umano si è rimarcato come fondamentale il riferimento costante all’attualità dei vissuti evocati nel testo biblico, non sempre evidente in una lettura superficiale della vicenda di Abramo. Il patriarca, segnato dalle proprie coordinate familiari positive e negative, grazie a un attento ascolto, tra luci e ombre, diventa capace di affidarsi a una Parola che gli rimbomba dentro, lanciandosi in un’esperienza totalmente nuova, imparando a vivere la precarietà di una vita nell’attesa – non priva di errori spesso pesanti – del compimento di un fascio di promesse. Solo la capacità di ri-partire dai dati costantemente aggiornati della propria vita, assumendosi anche le conseguenze degli sbagli compiuti, può aiutare la crescita della propria interiorità spirituale, educando la coscienza a un costante riorientamento della rotta.

Finalmente il microfono è finito nelle mani di padre Gianfranco, che ha rievocato con affetto il periodo trascorso tra la Casa dei gesuiti di Ragusa e il servizio svolto a Modica. Entrando nel merito della sua proposta, ha sottolineato l’importanza del progetto di vita di Abramo, come prototipo per ogni uomo, in forza di tutti gli eventi che ne ostacolano la sua realizzazione (sterilità, carestia, immigrazione con conseguente assunzione dello stato di rifugiato, etc. etc.). Anche il rapporto con quella voce che gli parla (è dentro di me? o è fuori di me?), lo fa quasi sentire sull’orlo della follia. E questa relazione col Signore – pur quando finalmente sembra essere diventata familiare e compresa come reale “presenza altra” – non gli impedisce ulteriori “cadute”: come la pazzesca vendita in Egitto della moglie Sarai – paradossale contraddizione di un cammino di fede avviato da tempo! –, relazione che aveva difeso con tenacia, contro le forti perplessità familiari legate alla sterilità.

Le svolte decisive della vita Abramo le vive ogni volta che recupera l’importanza della propria dimensione spirituale, sperimentando nuova fecondità e fantasia per riprendere con slancio il cammino. Tutto ciò racconta al mondo contemporaneo che l’esperienza di fede si svolge nei luoghi decisivi della vita – non può essere un momento marginale di inizio o fine giornata! – per sperimentare qualcosa di meraviglioso, vero e proprio vangelo di speranza nelle frequenti distrazioni, negli inevitabili fraintendimenti e nelle stressanti fatiche di una esistenza, la mia, la tua, mai risolta una volta per sempre.

Per chi avesse piacere di vedere/ascoltare l’incontro, il link è disponibile sul canale Youtube in www.gesuitiragusa.it

Tags: , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑