Pubblicato il 28 Maggio 2023 | di Redazione
0Polmoni di spiritualità e di preghiera
Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha nominato don Gianni Mezzasalma coordinatore diocesano per le cappelle dell’adorazione eucaristica continuata. Insieme ad una equipe rappresentativa delle sei cappelle dell’adorazione eucaristica continuata presenti in diocesi, avrà il compito di progettare e programmare un cammino di formazione comune per gli adoratori e di promuovere e favorire la crescita delle cappelle, in comunione e sinergia con i parroci, gli assistenti spirituali e le comunità cristiane di riferimento. L’adorazione eucaristica infatti è il prolungamento della Celebrazione Eucaristica e il suo punto di arrivo e vuole essere lievito di spiritualità e polmone di preghiera per dare ossigeno all’attività pastorale e missionaria della comunità diocesana.
Il primo appuntamento sarà a carattere cittadino in occasione della solennità del Corpus Domini. Il secondo sarà fatto nel mese di luglio e riguarderà tutti gli adoratori della diocesi e le comunità parrocchiali. Sono circa un migliaio i fedeli che si alternano nell’adorazione perpetua davanti a Gesù Eucarestia nella nostra Diocesi.
Le cappelline di adorazione eucaristica continuata sono sei. La prima nata nel 2008 è San Vito a Ragusa di adorazione eucaristica perpetua, notte e giorno, sempre aperta. Poi ci sono le cappelle dell’adorazione eucaristica continua di “San Giuseppuzzu” a Comiso, Tabor di Vittoria, la cappella di Marina di Ragusa, di Monterosso Almo e della parrocchia San Giuseppe Artigiano di Ragusa.
Il vescovo aveva annunciata la sua intenzione nel corso della catechesi quaresimale. «Dobbiamo ringraziare il Signore – aveva detto in quella circostanza – per questa nostra Chiesa locale fortemente radicata nella spiritualità Eucaristica. Ne sono testimonianza le nostre carissime suore del Sacro Cuore, le Monache Carmelitane (Madre Candida), ma anche il valore che viene attribuito all’adorazione eucaristica in tutte le nostre parrocchie, nonché la presenza di sei cappelle dell’Adorazione perpetua con oltre 1000 adoratori».
Quando si parla di adorazione eucaristica perpetua non si può non ricordare don Salvatore Tumino. Il 7 ottobre del 1988, in un saloncino della cattedrale, diede inizio a questa pratica. Tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 20,30 a turno, dei laici si alternavano per mantenere continua l’adorazione della Santissima Eucaristia. Il sogno di don Salvatore era però che l’adorazione si perpetuasse giorno e notte ininterrottamente, per 365 giorni all’anno. Dal 2 febbraio 2008 questo sogno si è realizzato: da allora nella chiesetta di San Vito, a Ragusa, si alternano centinaia di fedeli dinanzi alla Santissima Eucaristia, permettendo che in qualsiasi momento della giornata ci si possa prostrare davanti a Gesù. Don Salvatore riteneva questa forma di preghiera non solo un nutrimento indispensabile per il cammino spirituale ma anche una forma efficace di evangelizzazione. Così, anche oggi chiunque può fermarsi alla presenza di Gesù, anche solo per una breve pausa, magari prima di recarsi al lavoro, o semplicemente mentre sta passeggiando per il centro della città. Chiunque sa, che in qualsiasi giorno, sia feriale che festivo, e in qualsiasi ora, sia di notte che di giorno, le porte di una piccola chiesetta sono sempre aperte per accogliere chiunque. E da Ragusa questa pratica si è poi estesa anche alle altre cappelle dell’adorazione eucaristica sorte in Diocesi.
«Le cappelle dell’adorazione eucaristica – afferma don Gianni Mezzasalma – vogliono essere una scuola pratica di preghiera e come “santuari eucaristici” dove i fedeli che celebrano l’Eucaristia hanno la possibilità di andare per pregare alla presenza del Santissimo Sacramento solennemente esposto, per trovare ristoro e alimentare la vita e la santità della Chiesa tutta. La Congregazione per il Clero con una nota esplicativa del 2007 sulla esortazione apostolica Sacramentum Caritatis di Papa Benedetto XVI ne raccomanda la diffusione ed essa stessa chiama questi luoghi “santuari eucaristici”. Attualmente ci sono in diocesi più di 1000 persone che hanno preso l’impegno di un’ora settimanale di adorazione, svolgendo un servizio non solo a se stessi ma a tutti coloro che potranno andare a pregare in questi luoghi sempre aperti al culto dei fedeli. Questa modalità di preghiera non si oppone alla adorazione eucaristica comunitaria che si fa nelle singole parrocchie in orari settimanali stabiliti, ma – spiega don Gianni – si pone in continuità con essa. Il cammino cristiano che trova il suo fondamento nell’Eucaristia Celebrata si prolunga nell’adorazione eucaristica e in essa trova il suo culmine. L’appartenenza alla comunità, la Celebrazione Eucaristica in comunità e l’adorazione eucaristica che segue non è mai un fatto privato, ma un’esperienza ecclesiale e comunitaria che edifica tutta la Comunità cristiana, a beneficio della salvezza dell’intera umanità».