Pubblicato il 18 Giugno 2023 | di Redazione
0Una grande festa di fede e di popolo attorno al patrono San Giorgio
Che meraviglia! E che suggestioni. E, soprattutto, quante presenze. Il patrono San Giorgio ha chiamato, il popolo dei devoti ha risposto. E tutto ciò ha costituito la prova più evidente di quanto la città di Ragusa sia legata al proprio glorioso patrono. Il tutto condito, nel finale, prima del rientro dei simulacri, quello del santo cavaliere e dell’Arca santa all’interno del Duomo, da un magnificente spettacolo piromusicale eseguito dalla premiata ditta “F.lli Vaccalluzzo” di Belpasso. Per non parlare delle altre novità che hanno caratterizzato l’edizione 2023 dei solenni festeggiamenti. A cominciare dalla riproposizione della processione figurata di “U martiriu” che, con le proprie rappresentazioni, ha fatto rivivere, così come accadeva nei decenni scorsi, le fasi più intense della storia del santo cavaliere così come è stata tramandata nel corso de secoli. È stato il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, a presiedere la santa messa solenne concelebrata alla presenza del parroco del Duomo, don Pietro Floridia e di altri sacerdoti, tra cui il parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato. Monsignor La Placa ha tenuto a ricordare le peculiarità del santo cavaliere e quanto la sua figura, ancora oggi, sia parecchio attuale. «Impegniamoci a costruire – ha spiegato mons. La Placa – un mondo migliore. Occorre il coraggio di lottare per promuovere la dignità del nuovo. Attraverso San Giorgio, il Signore ci dice che c’è una speranza per tutti. Affidiamoci all’intercessione del megalomartire affinché la nostra vita possa essere una testimonianza della fede in Cristo». Subito dopo, l’uscita dal Duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente che ha gremito la piazza sottostante. È stato il momento dei “botti” d’apertura della solenne processione che sono serviti a trasmettere il segnale di festa all’intera città. Non sono mancati momenti scenograficamente suggestivi. Il corteo religioso snodatosi successivamente ha visto la presenza del parroco del Duomo, di numerosi sacerdoti e dei vertici locali delle autorità civili e militari. Più volte, durante la processione, intonato dai portatori, è risuonato il grido “Truonu viva”, enunciazione tesa ad esaltare tutta la passione nutrita dai devoti nei confronti del santo cavaliere. Tra i momenti più suggestivi, la sosta alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, caratterizzata dalla recita dei Vespri.
«Le decine di migliaia di presenze che è stato possibile registrare nel corso della settimana – dicono i componenti del comitato dei festeggiamenti – testimoniano come la tradizione celebrativa dedicata al santo cavaliere continui a riscuotere grande interesse da parte di fedeli e visitatori. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto, gli enti pubblici e privati, i rappresentanti politici, gli sponsor e le forze dell’ordine. Senza dimenticare tutti i cittadini che, con le loro offerte, hanno contribuito alla buona riuscita della festa».