Pubblicato il 26 Giugno 2023 | di Redazione
0Servizio civile, il caloroso benvenuto alle nuove sentinelle della solidarietà
Un anno dedicato al servizio, un’esperienza destinata a lasciare il segno, l’opportunità di vivere un’autentica avventura coltivando i doni della solidarietà, dell’amicizia e della responsabilità. Tutto questo è molto altro ancora è il servizio civile nella Caritas diocesana. Per tanti giovani è appena iniziata questa esperienza e lo scorso 31 maggio si è tenuto un momento di incontro tra i giovani in servizio civile universale della Caritas, i loro responsabili delle sedi (Olp), i responsabili dell’ufficio, l’assistente spirituale ed il nostro vescovo Giuseppe.
È stato proprio il vescovo a dare il benvenuto ai ragazzi esprimendo la propria gratitudine alle ragazze e ai ragazze che hanno scelto la nostra Caritas diocesana quale luogo per vivere questa importante esperienza di servizio. «Sono certo – ha sottolineato il vescovo La Placa – che l’esperienza che state per vivere vi consentirà di rafforzare ma anche di scoprire dei valori profetici che in questo particolare contesto storico stentano ad essere visti perché prevalgono forme di individualismo. Vedrete che sarete più belli nella misura in cui la bellezza dei vostri cuori verrà trasmessa alle persone che incontrerete. Ma queste ultime, anche se portatori di fragilità, saranno in grado di donarvi ricchezze e quindi bellezza. In questi 12 mesi avrete delle persone della nostra Caritas che vi sapranno guidare. Siete in buone mani!».
Anche l’assistente spirituale sac. Salvatore Puglisi ha voluto augurare ai giovani di mantenere lo spirito della gratuità e della dedizione «perché – ha concluso- se dovesse venire meno questa l’esperienza si svuoterebbe della bellezza di cui parlava il vescovo».
Tra gli Olp ed i giovani nello lo scambio delle aspettative sono emerse più volte i termini: cambiamento, arricchimento, guida, conoscenza di nuovi contesti e di realtà, nuove visioni, responsabilità, superamento dei propri limiti, costruzione di legami tra i giovani ma anche tra le persone che si incontreranno, apertura del cuore ma anche della mente, condivisione dei vissuti.
A fronte di queste aspettative il direttore della Caritas Domenico Leggio ha ribadito il ruolo dei ragazzi come sentinelle preziose nel contesto di servizio e quello della Caritas come guida sempre presente e come riferimento per vivere al meglio l’esperienza. «Ci auguriamo – ha concluso Domenico – di non vivere momenti difficili, ma sappiate come è successo per la pandemia e come stiamo vedendo in Emilia che voi giovani sarete chiamati a stare in trincea».
La conclusione della giornata è stata affidata a Francesca Greco, responsabile del servizio civile universale per la Caritas: «Il mio augurio per voi ragazzi è che in questi 12 mesi possiate sempre avere presente l’obiettivo di questa esperienza, ovvero il servizio alla comunità e al territorio e possiate ugualmente sentire l’utilità del vostro apporto nei contesti in cui operate. L’identità dell’ente presso cui avete scelto di vivere questa esperienza possa permeare di senso la dimensione del vostro servizio affinché sia dono gratuito e caritatevole».