Pubblicato il 29 Luglio 2023 | di Redazione
0Diventi-Inventi: sguardi, volti, comunità
Diventi – Inventi: Sguardi, Volti, Comunità: questo il titolo del nuovo programma di Servizio Civile Universale della Fondazione San Giovanni Battista, avviato giorno 27 giugno 2023 presso la sede del Vescovado.
Un programma denso, che include sette progetti in ambiti e settori diversi: dall’accoglienza dei migranti, all’ambito educativo, alla tutela del patrimonio storico-culturale. Progetti accomunati però da un’unica cornice di senso e direttrice, quella di promuovere la “resilienza delle comunità” nelle quali i volontari opereranno.
Il programma è stato concepito come un laboratorio, un’occasione per l’incontro fra persone, organizzazioni, idee, competenze fra loro diverse, eterogenee, che possano dare luogo a proposte e progettazioni per promuovere alleanze sul territorio.
Il servizio civile, come ribadito dal presidente della Fondazione San Giovanni Battista, Renato Meli, è «un’opportunità», un’occasione privilegiata per scoprire se stessi, le proprie potenzialità ed attitudini, sperimentandosi nel servizio nei confronti del prossimo. I volontari durante quest’anno verranno accompagnati in un percorso di formazione e di servizio che per molti di loro fungerà da “rito di iniziazione”, in quanto caratterizzerà un passaggio fondamentale, quello dall’adolescenza a all’età adulta.
«Vi sperimenterete in un’esperienza fatta di diritti e doveri», ha ribadito il presidente nel suo messaggio rivolto ai volontari che si apprestavano a cominciare questa nuova avventura. «Sarete posti davanti ad un contesto composto di regole, di impegni da rispettare, di direttive da seguire. Tutti elementi attraverso i quali ci si scopre più grandi, maturi. Nello stesso tempo ognuno di voi avrà la possibilità di vivere un’esperienza di senso, di significato che se colta in modo efficace potrà contribuire davvero a cambiare la vostra vita!».
L’ambito di azione del programma “Di-Venti In-Venti: sguardi, volti, comunità” affronta aspetti di carattere sociale, educativo, aggregativo, relazionale e di coesione delle comunità. Il titolo richiama proprio ad un percorso di maturazione e di evoluzione, volto a fare in modo che ogni giovane volontario/a possa “diventare” un uomo, una donna, un cittadino ed una cittadina consapevole di chi è, di cosa sa fare, di quale sia il proprio posto nel mondo. Il “come” sta tutto nelle parole “sguardi, volti, comunità”. Il senso è proprio quello di scoprirsi e diventare adulti attraverso la “relazione” e l’incontro con se stessi, con gli altri, con la comunità.
I progetti hanno l’obiettivo comune di condurre a capire come le città, attraverso la loro comunità di cittadini e cittadine, possano imparare ad essere più flessibili e ad attivarsi per affrontare le difficoltà che incontrano nei vari ambiti, in accordo anche con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Analizzare la resilienza urbana da un punto di vista sociale significa riconoscere valore ad esperienze e modalità informali di organizzazioni sociali, che sono alla base del tessuto urbano e intervengono ogni volta che le istituzioni non sono capaci di vedere o riconoscere un bisogno.
I giovani impareranno ad essere protagonisti dei propri contesti di vita, a porre attenzione alle esigenze di chi vive situazioni di vulnerabilità (donne, bambini, persone con disabilità e anziani) ed anche a salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del nostro territorio. Il servizio civile diventa quindi anche un’occasione per sviluppare legami e senso di affezione per il proprio territorio di origine, per maturare il senso di responsabilità e di cittadinanza attiva verso la propria comunità di appartenenza.
Il 27 giugno hanno ufficialmente preso servizio i volontari impegnati nei progetti: “C’è qualcuno che mi aspetta”, che si svolge in diverse parrocchie della Diocesi e si occupa di contrasto alla povertà educativa e di marginalità sociale e “Mano nella Mano”, che si svolge presso la Fondazione San Giovanni Battista e riguarda il settore dell’accoglienza e dell’integrazione di cittadini di paesi terzi nel nostro territorio.
Ai ragazzi ed alle ragazze vanno i migliori auguri di un cammino intenso, luminoso, pieno di sfide ma lastricato di soddisfazioni e successi e da vivere appieno e con entusiasmo, come quello che traspariva dai sorrisi dei ragazzi e delle ragazze che con convinzione hanno deciso di spendersi in questo nuovo cammino!