Un forte impegno che continua sulla scia delle sorelle Gina e Concetta Scribano
Padre Sebastiano Amato, originario di Monterosso Almo, da 48 anni è missionario in Congo. Questa estate si è rinnovato l’appuntamento con i volontari del Vo.Cri.. È stata l’occasione per ringraziare i volontari e l’associazione per il sostegno alla missione e per celebrare una messa in suffragio di Concetta Scribano che insieme ad altri amici e volontari del Vo.Cri. ha contribuito a creare una rete per le adozioni a distanza di bambini , la costruzione di scuole, di ospedali e pozzi d’acqua. Non avendo il Vo.Cri. locali adeguati per l’incontro, abbiamo chiesto ai Padri Salesiani di ospitarci nei locali del loro oratorio. La sala Ottaviano dell’oratorio, messa a disposizione dal parroco don Giuseppe Fallico, si è riempita e tutti hanno potuto ascoltare la sua esperienza. Padre Sebastiano Amato ha ringraziato gli intervenuti per la loro fattiva collaborazione e ha sottolineato che bisogna lavorare insieme perché da soli si può fare poco. Quindi sono state proiettate delle foto che ci hanno mostrato le attività di Padre Amato: le zone dove ha lavorato, i bambini e le persone che ha incontrato ed i disagi che si hanno in Congo per spostarsi da una zona all’altra perché non sempre ci sono le strade e quando ci sono lasciano parecchio a desiderare. Particolarmente difficoltosi sono i percorsi nella foresta per incontrare gli indigeni nei loro villaggi e a questo proposito ha raccontato di essere arrivato in un villaggio dove le persone non avevano mai visto un uomo bianco e quando hanno visto Lui, un vecchietto gli ha preso la mano e ha detto: finalmente vedo per la prima volta un bianco. In tutti questi anni Padre Amato ha operato in zone diverse del Congo facendosi prossimo delle popolazioni del luogo in cui si è trovato, procurando loro riso e fagioli, cure mediche, costruendo dispensari, scuole, accogliendo bambini appena nati rimasti orfani perché la mamma era morta in seguito al parto, e tutto questo lo ha potuto fare perché molti hanno creduto al suo operato e lo hanno aiutato. Il problema sociale che sta seguendo oggi è quello di recuperare i bambini di strada prima che si avviino alla delinquenza e quello di aiutare delle ragazze violentate e incinte avviandole ad un centro sanitario e dopo il parto, per non rimandarle sulla strada con il neonato, ha organizzato una piccola casa di accoglienza dove la mamme restano col bebè e nel frattempo si insegna loro il cucito, cercando di dare “a tutti, grandi e piccoli, un avvenire migliore.
Durante la santa messa, che padre Amato ha celebrato assieme a don Pino Cabibbo, Assistente Spirituale del Vo.Cri., ed al parroco don Giuseppe Fallico, abbiamo ricordato le sorelle Gina e Concetta Scribano e padre Amato nell’omelia ha sottolineato l’importanza di essere Chiesa, cioè comunità viva che riunita attorno a Gesù testimone del Vangelo di liberazione.
Noi come Vo.Cri. abbiamo consegnato a padre Amato una busta con le offerte raccolte per le sue attività e ci siamo impegnati a seguirlo come faceva Concetta Scribano.
Salvatore Criscione