Pubblicato il 24 Novembre 2023 | di Emanuele Occhipinti
0Con paternità, sollecitudine e amicizia
«Cercherò le mie pecore e ne avrò cura»: questo versetto tratto dal libro del profeta Ezechiele accompagnerà la visita pastorale che il vescovo ha indetto ufficialmente dopo averla annunciata nel giorno del suo secondo anniversario di ordinazione episcopale. Monsignor La Placa visiterà tutte le comunità parrocchiali «con sentimenti di paternità, di sollecitudine e di amicizia». La prima tappa della visita pastorale sarà, dal 10 al 17 dicembre, a Giarratana nella parrocchia Maria Ss. Annunziata e San Giuseppe. Già calendarizzate anche le visite nelle comunità parrocchiali di Santa Maria La Nova e San Nicola a Chiaramonte Gulfi (21-28 gennaio), Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria di Roccazzo e Maria Ss. del Rosario di Pedalino (11-18 febbraio), Santa Maria di Portosalvo a Scoglitti (10-17 marzo), San Nicolò di Bari ad Acate (21-28 aprile).
Cos’è una visita pastorale? La visita pastorale un’azione apostolica del vescovo attraverso la quale si manifesta l’unità della Chiesa attorno al suo pastore. È un’occasione per mantenere e ravvivare contatti ma anche per valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendersi conto delle circostanze e delle difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica.
«Lo spirito della visita – spiega il vescovo nella lettera di indizione – dovrà essere innanzitutto quello della lode al Signore e della fraternità».
Ad accompagnare il vescovo nella visita pastorale alle singole parrocchie saranno il vicario generale, il cancelliere, l’economo diocesano, i direttori degli uffici Catechistico e Liturgico e della Caritas.
Il vescovo ha anche nominato il coordinatore della visita pastorale. Si tratta della professoressa Concetta Licitra. Avrà il compito di coordinarne, in stretta intesa con il vescovo, tutti gli aspetti operativi e organizzarne la memoria storica, attraverso adeguata verbalizzazione. La coordinatrice della visita – scrive il vescovo nel decreto – coordinerà insieme con i parroci, e laddove necessario con i vicari foranei, il programma della visita pastorale. Sarà presente, nei limiti del possibile, all’intera visita. Avrà il compito di strutturare il calendario e la logistica della visita, anche raccogliere notizie storiche sulla vita della comunità, predisporre la relazione della visita di ogni parrocchia, provvedere alla raccolta e all’ordinamento dei documenti (relazione, decreti, fotografie ecc.). Nello svolgimento del suo ufficio potrà essere collaborato da membri idonei della comunità previamente segnalati dal parroco.