Società

Pubblicato il 27 Dicembre 2023 | di Redazione

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Agricoltura, ambiente, impegno sociale

A pochi giorni dall’incontro con Giuseppe Savino, ideatore di Vazzapp, primo hub rurale pugliese e delle “contadinner” in cui si è parlato di un’agricoltura fatta di relazioni, venerdì 4 dicembre monsignor Giuseppe La Placa ha incontrato i soci e i dirigenti di Confagricoltura Ragusa.

L’incontro, che si è svolto nella sede ragusana dell’associazione in occasione dello scambio di auguri per le festività natalizie è stato anche momento di confronto e scambio di visioni su come il mondo dell’agricoltura possa mettersi al servizio del territorio e come le istituzioni ecclesiali possano supportare e promuovere questa operazione.

Anche se Confagricoltura è stata spesso raccontata con uno storytelling legato a fatti che collocano in una luce negativa il nostro territorio, non possiamo dimenticare le decine di aziende agricole ragusane, molte delle quali eccellenze nazionali ed europee, che lavorano con coscienza e dedizione seguendo il quadro di riferimento globale già espresso nell’Agenda 2030. Parliamo di una sostenibilità che implica un benessere ambientale, economico ma anche un benessere sociale; in questa prospettiva la campagna di prevenzione oncologica con i dirigenti del Brest Center di Ragusa presso le aziende associate frutto della sinergia tra Confagricoltura e l’Asp 7 di Ragusa rappresenta la volontà di inseguire e tutelare le lavoratrici e i lavoratori e di costruire un solido welfare aziendale con i propri collaboratori. Anche il più recente incontro/confronto con TFT trasformare la fascia trasformata per creare una rete virtuosa a sostegno del lavoro e dei diritti, dal quale è nato un accordo di collaborazione va inserito in un’ottica di sostenibilità sociale.

Oggi le aziende non possono più essere guidate e “trattenute” solo dall’idea del profitto. Esso rappresenta solo una delle chiavi del successo di un’azienda ma non l’unica. Oggi ciò che rende un’azienda moderna e rivolta al futuro è la capacità che essa ha di mettere in atto tutto un insieme di obiettivi, programmi e azioni per mantenere in equilibrio ecosistema terrestre e attività umane e allo stesso modo promuovere dentro la propria realtà lavorativa strumenti di accoglienza, parità, relazioni, cura, che favoriscano e trovino anche nel lavoro momento di integrazione, di confronto, crescita personale e di sviluppo delle proprie capacità. Favorire questi principi avrà inevitabilmente un beneficio anche nella qualità del lavoro di tutti.

Chi lavora o porta avanti un’azienda agricola forse più di altri ha già in sé il concetto del prendersi cura. E la sfida ambientale che viviamo e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. Così come la Chiesa di Papa Francesco, anche le aziende e gli imprenditori agricoli, devono essere donne e uomini “in uscita” capaci di uscire dal contesto aziendale e produttivo, inseriti nel territorio e aperti al confronto con ciò che è diverso; capaci di accogliere il nuovo, capaci di intuire prima di altri il cambiamento e saperlo mettere in atto.

 

Paola Gurrieri

Confagricoltura Ragusa


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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