Pubblicato il 25 Gennaio 2024 | di Alessandro Bongiorno
0Dal diario della visita pastorale: l’incontro con le aziende
«L’occasione di visitare queste eccellenze del territorio è di constatare il merito che queste grandi aziende hanno nel poter dare grandi opportunità al territorio e alle giovani generazioni»: lo ha affermato il vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, visitando alcune aziende che operano nel territorio di Chiaramonte Gulfi esprimendo una vivacità imprenditoriale che è una delle caratteristiche del paese degli Iblei.
Il vescovo, impegnato nella visita pastorale alle parrocchie di Santa Maria La Nova e San Nicola, ha avuto l’opportunità di visitare “Ars Antiqua et nova », il laboratorio dell’artista restauratore falegname Nicolino Armenti. L’artigiano ha mostrato a monsignor La Placa alcune delle sue realizzazioni e i suoi lavori oggi ospitati nelle chiese chiaramontane e nella stessa cattedrale. «L’arte – ha detto il vescovo – è sempre affascinante».
La seconda tappa di questo tour ha condotto il vescovo al “Calzaturificio Chiaramonte”, lo stabilimento dell’azienda familiare Iacono, che oggi è alla seconda generazione di mastri artigiani della scarpa. Il calzaturificio Chiaramonte è un’azienda avviata nel 1965 e che ancora oggi esprime il meglio della qualità artigianale delle scarpe. Il vescovo è rimasto meravigliato dal vedere la catena di produzione, inusuale per il nostro territorio.
Il vescovo, ha poi avuto il piacere di visitare “Agromonte”, un’eccellenza internazionale del territorio, e così conoscere la storia di una famiglia che ha saputo credere nelle proprie idee e nel proprio prodotto, tanto da farne un marchio affermato in tutto il mondo.
Altro appuntamento all’AgrologicaBio, una realtà che confeziona e commercializza primizie locali prodotte esclusivamente in biologico, che vanta 30 soci produttori ma anche altri fornitori esterni. «Bisogna comprendere a pieno il valore del tempo, nello spirito e nello spazio. Bisogna dare maggior valore al limite, c’è un inizio e c’è una fine, per comprendere il valore della nostra vita e, nei prodotti della terra, per poter valorizzare a pieno i suoi frutti» è il messaggio che il vescovo ha lasciato ai soci e ai lavoratori della cooperativa.
Noemi Scollo