Vita Cristiana

Pubblicato il 26 Gennaio 2024 | di Alessandro Bongiorno

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Un’immersione totale nella realtà di Chiaramonte Gulfi

Il susseguirsi degli impegni non rende meno ricchi e coinvolgenti gli incontri del vescovo alla comunità di Chiaramonte Gulfi. Proseguendo la visita ad alcune aziende del territorio, si è soffermato qualche momento all’azienda Nobile, che si occupa di arte funeraria e di lavorazione del marmo, apprezzando in particolare una riproduzione dell’arco dell’Annunziata e un presepe in pietra. Ad accogliere il vescovo è stata l’intera famiglia Nobile che ha donato a monsignor La Placa una scultura in marmo raffigurante Cristo. Il vescovo ha ringraziato, recitato una preghiera e benedetto i presenti.

Stesso entusiasmo anche all’azienda Alescio che si occupa di materiale per edilizia: ad accoglierlo ci sono il proprietario Sebastiano e la moglie. Il vescovo ha salutato i dipendenti. Il titolare, Sebastiano Alescio, non ha nascosto la sua emozione per avere il vescovo nei locali della sua impresa. Anche in questo caso il vescovo ha recitato un’Ave Maria e benedetto le famiglie.

Tappa anche alla ditta Molè, che opera nel settore siderurgico. In sede viene accolto dai titolari, da alcuni dipendenti e dal fondatore Giovanni Molè. Il responsabile Lucio Mole ha mostrato al vescovo le fasi di lavorazione di tubi e pali in ferro e acciaio e spiegando le problematiche del settore. «Vi auguro che per l’avvenire possiate sempre più progredire e dare possibilità di lavoro a tante persone»: questo l’augurio del vescovo a cui è seguita la sua paterna benedizione.

La visita alla chiesa di Maria Santissima delle Grazie è stata un altro degli appuntamenti che ha impegnato il vescovo. Appena entrato monsignor La Placa è rimasto estasiato dalla tanta bellezza della statua raffigurante Maria. Ha voluto sapere come si svolge la festa e il perché esiste una chiesa proprio lì. Con gioia il parroco don Graziano ha spiegato che ai tempi della peste i chiaramontani si sono rivolti a Maria e lei per grazia fece sgorgare lì una sorgente dove lavandosi guarivano e per questo hanno costruito in quel luogo la chiesa, dedicandola a Maria delle Grazie. Proseguendo dalla strada dentro la forestale si può ammirare Chiaramonte dall’alto, così il vescovo Giuseppe ha chiesto espressamente di fermarsi per benedire tutta la cittadina. In uno scenario meraviglioso monsignor La Placa, dopo una preghiera, ha benedetto Chiaramonte e tutti i suoi abitanti, rimanendo e rimane colpito dal panorama che, proprio all’ora del tramonto, stava ammirando. Continuando è poi arrivato alla chiesa di Santa Lucia. Anche qui don Graziano racconta la storia del come è nata questa chiesa e la forte devozione a Santa Lucia da parte dei chiaramontani.

Prima della celebrazione della santa messa, il vescovo ha incontrato i ministri istituiti e i volontari della carità. «La vostra – ha detto il vescovo – è una missione affidata da Dio attraverso il parroco. Due ministeri della fragilità” che s’intrecciano perché entrambi portano Gesù ai fratelli, ovvero il pane spirituale e il pane quotidiano. Ecco perché dovete alimentare la vostra vita spirituale, così da rendere il vostro servizio consapevole e responsabile. Gesù inginocchiato a lavare i piedi agli apostoli sia l’icona del vostro servizio affinché abbiate gli stessi atteggiamenti di umiltà, carità, misericordia e pazienza di nostro Signore Gesù Cristo».

Angela Modica 

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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