Pubblicato il 29 Gennaio 2024 | di Redazione
0Questo è l’Oratorio…
…che la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) ha delineato e definito con un titolo originale e descrittivo: Laboratorio di Talenti (4 ottobre 2010 n. 42).
Un documento importantissimo che ci porta alle sorgenti dell’educazione e che mette in evidenza i fondamenti della tradizione oratoriana: il Vangelo, sorgente e fine dell’attività educativa con lo sguardo di Gesù verso le giovani generazioni; il ruolo della comunità educativa e una rinnovata collaborazione con la famiglia; E, sempre, nella prospettiva vocazionale che si intreccia con un vero accompagnamento educativo; Nel progetto educativo dell’oratorio ci deve essere la crescita e la progressiva formazione di cristiani maturi, nell’orizzonte di una vera pastorale integrata e accompagnata con competenza da animatori preparati e testimoni che trasmettono il vangelo con gioia; L’ambiente “oratorio” deve essere accogliente anche nella chiarezza delle proposte.
L’oratorio è luogo: percepito dai ragazzi come una seconda casa; tempi: si fa carico di aiutare i ragazzi e le loro famiglie ad umanizzare il tempo coinvolgendo gli interessati in ritmi e proposte che esaltano la personalità; linguaggio: il linguaggio in oratorio è unico nella molteplicità delle proposte e dei protagonisti, come un gioco libero ma costruttivo.
L’oratorio come laboratorio di cultura costruttiva, aperto a formazione umana seria e intergenerazionale. Oratorio tipo!? L’oratorio vero è tipico dei grandi fondatori; esige impegno, serietà, responsabilità vera, forte e ispirata al bene degli oratoriani e delle famiglie.
L’oratorio, ogni oratorio, deve poter contare su di un clima di costruttiva collaborazione con tutti i soggetti ecclesiali del territorio.
Don Salvatore Mercorillo