Vita Cristiana

Pubblicato il 9 Aprile 2024 | di Gabriella Chessari

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La Via Lucis vissuta dai giovani della nostra Diocesi

Venerdì 5 aprile tantissimi giovani della nostra Diocesi hanno risposto all’invito di don Vincenzo Guastella, direttore dell’ufficio per la pastorale giovanile. Alle ore 20 radunati presso la Cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa hanno percorso con in mano le candele accese la Via Lucis fino al Duomo di San Giorgio.

«Nessuno di voi cari Ragazzi ha il diritto di essere triste perché Cristo è risorto, è risorto e nella luce dei nostri cuori è la luce del mondo. Questa luce deve riversarsi in maniera abbondante attraverso di voi, sulle vostre comunità parrocchiali, sulle sugli ambienti che frequentate nella scuola, laddove vi riunite per divertirvi sanamente». Chiare e risonanti le parole che il Vescovo Giuseppe ha rivolto ai ragazzi. «Vi auguro che questa luce diventi la gioia della vostra vita, che questa luce che tenete in mano, spegnendo la candela, possiate trasferirla nel vostro cuore, nei vostri occhi. Dovete avere occhi limpidi, sguardo limpido, sguardo che manifesti la purezza del vostro cuore. Questa è la luce che voi dovete trasmettere, questa è la luce che il mondo si aspetta da voi».

Il Vescovo Giuseppe dopo aver ringraziato don Giuseppe Burrafato, il parroco della Cattedrale dalla quale è partita la Via Lucis e don Pietro Floridia, il parroco del Duomo di San Giorgio dove si è conclusa la Via Lucis, don Vincenzo Guastella e tutta l’equipe della pastorale giovanile, si è rivolto singolarmente ad ogni ragazzo e ragazza  presente con questo invito: «Da stasera comincia a illuminare il pezzetto di terra che c’è attorno a te, comincia ad illuminare il pezzetto di relazioni che ci sono attorno a te, piano piano quella luce si espanderà e illuminerà la tua comunità parrocchiale, illuminerà la tua città, illuminerà la tua diocesi, illuminerà il mondo… perché dalla tua piccola luce, dal tuo piccolo cuore, è partito un grande fuoco, un grande faro capace di cambiare la storia del mondo».


Autore

(Ragusa 1978) moglie, mamma e collaboratrice dal 1998 dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa.



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