Vita Cristiana

Pubblicato il 26 Aprile 2024 | di Redazione

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Radice francescana sempre viva

Il 7 Aprile 2024 per la nostra parrocchia dell’Angelo Custode è stata una giornata di festa in quanto abbiamo celebrato due anniversari importanti:10 anni dalla Costituzione della fraternità Gi.Fra nella nostra parrocchia e 25 anni dalla professione solenne nell’Ordine Francescano Secolare di quattro professi: Giovanni Tidona, Carmela Campo, Emanuele Ferrera e Concetta Martorana.

Andando un po’ indietro nella storia possiamo comprendere la radice francescana della nostra parrocchia, essa infatti è stata affidata alle cure dei frati francescani nel 1953 con fra’ Corrado Inserra ed è cresciuta negli anni grazie alla presenza assidua dei frati conventuali; grazie alla presenza di questi ultimi, negli anni ha preso vita anche il Terzo Ordine Francescano Secolare, Ofs, che «rappresenta la più antica forma di organizzazione di laici che, sotto la guida della Chiesa, fraternamente uniti, ed ispirandosi al carisma di San Francesco, si impegnano a testimoniare con la vita il Vangelo, dedicandosi all’apostolato secondo le forme richieste nelle condizioni proprie dello stato laicale». (Giovanni Paolo II – Roma, 11 novembre 1989)

I francescani secolari, dopo un cammino di formazione, chiamato noviziato, emettono la Professione Solenne, con la quale si impegnano davanti a Cristo e alla comunità parrocchiale di vivere e annunciare il Vangelo quotidianamente in ogni ambito della loro vita; è proprio l’anniversario di questa professione che quattro francescani secolari della nostra parrocchia hanno festeggiato domenica 7 aprile, infatti nel 1998 questi quattro ex gifrini hanno iniziato il noviziato e l’11 aprile 1999 hanno emesso la loro Professione Solenne.

Il cammino di discernimento vocazionale per ragazzi dai 14 ai 30 anni che è la Gioventù Francescana, Gi. Fra, ha, invece, la sua radice nella nostra parrocchia nell’arrivo nel nostro convento di fra’ Angelo Sparacino nel 1982, che infatti ha iniziato questa esperienza invitando i ragazzi del quartiere a conoscere più da vicino lo spirito di San Francesco e Santa Chiara, purtroppo però negli anni 2000 la fraternità Gi. Fra nella nostra parrocchia è ufficialmente scomparsa, per rinascere nel 2011 grazie ad un altro frate conventuale fra’ Damiano Frunza che, insieme all’Ofs e a fra’ Angelo Sparacino, ritornato nel nostro convento dopo aver svolto servizio presso altri conventi, ha coinvolto un gruppo di ragazzi che frequentava la parrocchia a conoscere più da vicino il carisma francescano per riscoprire la presenza di Gesù nella loro vita; dopo un percorso di formazione durato tre anni, il 27 Aprile 2014 è stata ricostituita la nostra fraternità Gi. Fra, grazie all’emissione della prima promessa da parte di 9 ragazzi dai 18 ai 24 anni. La promessa è il rito attraverso il quale il gifrino diventa membro effettivo della Gioventù Francescana e si impegna davanti a tutta la comunità parrocchiale e la fraternità di vivere secondo i quattro pilastri della Gi. Fra: avere l’Eucarestia come centro, il Vangelo come guida, la Chiesa come madre e i poveri e gli ultimi come fratelli; a differenza della professione solenne però la promessa viene rinnovata annualmente.

Dal 2014 molti giovani sono entrati a far parte della fraternità mettendo al servizio della comunità parrocchiale e diocesana i talenti che il Signore ha donato, divenendo parte viva della parrocchia insieme all’Ofs, dove svolge, ad esempio, il servizio del coro, del catechismo, dell’araldinato, curandosi degli araldini: i piccoli della famiglia francescana, oratorio; inoltre ha promosso molte iniziative, esempio ne sono il presepe in occasione del Santo Natale, recite e feste in occasione del Carnevale, il Grest del Centro Storico dal 2014 collaborando con la cattedrale di S. Giovanni e la parrocchia dell’Ecce Homo e, in particolare, negli ultimi anni la nostra fraternità ha collaborato attivamente con la Pastorale Giovanile diocesana, con le aggregazioni laicali e la Caritas parrocchiale.

Riportando le parole del nostro vescovo Giuseppe dette durante la santa messa del 7 Aprile, cogliamo l’«opportunità storica per testimoniare quello che siamo nella nostra realtà del centro storico, e nelle due parrocchie messe sotto la guida dello stesso parroco» e accogliamo anche la missione affidataci dal vescovo, ovvero «diventare segno luminoso per la nostra città, ed essere emblema di cosa significa camminare insieme e non essere legati a gelosie, pregiudizi, qui noi francescani, della Gi. Fra che siamo costituiti per statuto in fraternità, noi dobbiamo essere seme, dobbiamo far crescere questa comunione in queste comunità».

Monsignor La Placa parla di due parrocchie in quanto nel 2017 il convento dei frati minori annesso alla parrocchia dell’Angelo Custode è stato chiuso e la parrocchia è stata affidata alla guida di un parroco diocesano, don Luigi Diquattro, e successivamente anche la parrocchia del Ss. Salvatore è stata affidata allo stesso parroco.

Il momento della chiusura dei frati per tutta la nostra fraternità è stato un momento di fragilità, in quanto la dipartita dei frati, la chiusura del convento e, di conseguenza, anche la perdita di tutti i locali che utilizzavamo per le nostre attività ci ha fatto sentire come privati della nostra casa e dei nostri punti di riferimento: i frati, e temevamo di non poter più svolgere il nostro servizio e vivere la nostra vita fraterna, ma Dio non ci ha abbandonati togliendoci tutto ciò che per noi era fondamentale, questo è stato solo un momento di prova nel quale abbiamo dovuto accogliere la volontà di Dio e comprendere il Suo disegno per noi, infatti dopo esserci conosciuti con il nostro nuovo parroco abbiamo potuto collaborare con lui, che ha accolto la nostra spiritualità francescana.

Accogliendo la benedizione del nostro vescovo il quale ha terminato dicendo che «questa comunità ha tutte le caratteristiche, tutti gli strumenti, tutta la grazia di Dio per far decollare questa comunione, questa fraternità che si allarga così come il cuore di tutti i fedeli deve allargarsi» ci auguriamo di «diventare testimoni autentici» per far «sempre più crescere nell’unità e nella comunione» queste due parrocchie.

Alessia Distefano


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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