Pubblicato il 14 Maggio 2024 | di Redazione
0I patroni, la fede, le animosità: le tre considerazioni del Dicastero
Ci sono almeno tre elementi che il cardinale Arthur Roche, prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, evidenzia nella lettera che trasmette al vescovo di Ragusa per comunicare il decreto con il quale stabilisce che «San Giovanni Battista è patrono principale della Diocesi e della Città di Ragusa e San Giorgio Martire è patrono “aeque principalis” della medesima città».
Il primo aspetto è che, scrive il cardinale Roche a monsignor Giuseppe La Placa, «solo a motivo della Sua valutazione pastorale questo Dicastero risponde positivamente alla richiesta». L’altro aspetto riguarda i toni polemici definiti «quanto mai inopportuni e pertanto non meritevoli di considerazione» con i quali «alcuni si sono fatti portavoce di questa istanza, toni e motivazioni che – aggiunge il prefetto del Dicastero – non sembrano essere espressione di quella fede che non può che desiderare il bene della comunione». L’ultimo aspetto sono invece i sentimenti della «maggior parte dei fedeli che, con semplicità e senza faziosità si affidano con uguale devozione al patronato di San Giovanni Battista e di San Giorgio».
Infine dalla Santa Sede si esprime un auspicio e un invito. L’auspicio è che «tale concessione ponga fine a una situazione che per certo non rende onore ai Santi che invochiamo come patroni. Sono certo – aggiunge il cardinale Roche rivolgendosi al vescovo – che la sua carità pastorale, con l’aiuto di Dio e l’intercessione dei Santi, saprà quietare le animosità». L’invito è rivolto a tutti i fedeli per superare «ogni faziosità per costruire quella comunione ecclesiale che è dono di Dio e impegno di ciascuno».