Pubblicato il 22 Maggio 2024 | di Redazione
0AC a braccia aperte con il Papa
Testimoni di tutte le cose da Lui compiute: questo il titolo scelto per la XVIII assemblea Nazionale di Azione Cattolica Italiana. Ad anticipare i lavori dell’assemblea, l’incontro con il Santo Padre, un momento di fraternità e preghiera che ha raccolto a piazza San Pietro circa 80.000 soci e simpatizzanti di AC sotto il tema “A Braccia Aperte”. Papa Francesco stesso è stato coinvolto in questo abbraccio «così intenso e bello, che da qui vuole allargarsi a tutta l’umanità, specialmente a chi soffre», cogliendo l’occasione per lasciare uno spunto di riflessione su tre tipi di abbraccio: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva e l’abbraccio che cambia la vita.
All’incontro con il Papa è stato presente un gruppo di 40 soci della nostra Diocesi che ha vissuto il clima di festa e di gioia con cui ha scambiato parole, sguardi, sorrisi, abbracci e creato legami che, ora, porta a casa con il compito di coinvolgere quante più persone tra le braccia della Chiesa di Cristo.
Nel pomeriggio del 25 e fino al 28 aprile, le delegazioni diocesane si sono spostate a Sacrofano, dando inizio ai lavori XVIII assemblea nazionale. La delegazione diocesana, era formata dal presidente diocesano Rosario Schininà, Gianna Rizza (vice presidente del Settore Adulti), Virginia Lo Magno (delegata per l’ACR), Desirè Battaglia (segretaria del MSAC) e Nicolò Giandinoto (vice presidente del Settore Giovani).
L’assemblea nazionale rappresenta il punto finale di un percorso iniziato mesi prima a livello parrocchiale, diocesano e regionale, che ha rinnovato responsabili e consigli. Ad apertura dei lavori assembleari, il presidente Giuseppe Notarstefano, riprendendo le parole del Papa, ha sottolineato la gratitudine al Signore di appartenere ad una comunità che è capace di vivere la festa nella gioia dell’incontro e del ritrovarsi insieme come famiglia associativa. Il periodo pandemico ci ha mostrato quanto tutto quello vissuto non è scontato, quanto sacrificio e impegno richiede. Ha ricordato come l’Azione Cattolica oggi è un’associazione nazionale capace di raccogliere la sfida di tenere insieme generazioni diverse, realtà territoriali diverse e differenti condizioni di vita scegliendo una forma associativa che fa della scelta democratica il fondamento e lo stile del nostro vivere associato.
L’assemblea è l’occasione per “fare il punto”, quale stile associativo che ci chiama a fermarci per le opportune verifiche e ripartenze; questo ci evita il rischio di cedere al “consumismo delle esperienze”, ma vivere la contemplazione delle scelte prendendo a riferimento l’esperienza del “deserto” che contraddistinse l’opera di Carlo Carretto, tanto caro all’Azione Cattolica.
L’assemblea è stata anche l’occasione per confermare l’impegno associativo nel cammino sinodale della Chiesa Universale e della Chiesa Italiana raccogliendo l’invito del Papa a essere «atleti e portabandiera di sinodalità»; ma anche a confermare l’impegno per la promozione della cittadinanza attiva a partire dalla fedeltà alla carta costituzionale.«Coraggio, riprendiamo il largo»: con questa sollecitazione il presidente Notarstefano ha augurato a tutti i soci di intraprendere il cammino del nuovo triennio 2024-2027.
Nicolò e Saro