Società

Pubblicato il 27 Maggio 2024 | di Maria Teresa Gallo

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A Vittoria anziani mai più a piedi

Nasce il servizio di “mobilità cittadina”. Si tratta di una sorta di trasporto taxi messo gratuitamente a disposizione dall’amministrazione comunale per chi non dispone di mezzi propri e/o non può permettersi di ricorrere al privato a pagamento. Si tratta di un segnale di grande sensibilità e umanità verso i più deboli e gli anziani che solitamente hanno difficoltà a spostarsi per motivi di salute da un territorio all’altro, verso altre province della Sicilia, ma anche all’interno degli stessi confini comunali. Non sono esclusi neanche giovani e persone sole, purché realmente in difficoltà. «In realtà – spiega il vice sindaco Giuseppe Fiorellini – già da tempo operavamo in questa direzione. Solo che prima si tendeva ad aiutare quelli che di propria iniziativa inoltravano richiesta agli uffici comunali di una qualche forma di contributo. E siccome ci siamo resi conto che ci potevano essere tanti altri i cittadini a vivere queste limitazioni, abbiamo deciso di formalizzare il servizio stipulando una convenzione con la Protezione civile». Questa convenzione si rinnoverà di anno in anno anche perché i costi, appena 3.500 euro l’anno, sono facilmente reperibili. Ad accompagnare le persone saranno quindi gli stessi volontari che sicuramente non faranno neanche mancare il loro conforto umano.

Per i cittadini non si tratta solo di piccoli segnali tesi a garantire dignità umana, ma di una vera svolta di civiltà. Immaginiamoci gli anziani soli che spesso rinunciano ad andare dal medico perché non riescono più a camminare o che per raggiungere il poliambulatorio o la farmacia si vedono costretti a fermare il primo che transita per un passaggio. Oppure ancora quanti devono raggiugere gli ospedali di Catania e Palermo per cure particolari. Insomma i bisogni sono tanti. L’attivazione per usufruire del servizio andrebbe fatta dietro presentazione dell’Isee, che comunque non è vincolante proprio per non escludere situazioni particolari che vanno al di là del reddito. La richiesta va inoltrata all’ufficio Servizi sociali. Adesso però è importante veicolare l’iniziativa. «Considerata la tipologia di persone – spiega ancora il vice sindaco – abbiamo pensato che il sistema più rapido e sicuro è di affiggere dei manifesti almeno negli ambulatori dei medici di famiglia e nelle farmacie».

Se con poco sforzo si è ottenuto tanto, perché non pensare altre forme di aiutino magari coinvolgendo medici e farmacie? Per esempio per quanto riguarda le ricette. In questi casi basterebbe inviarle via email in farmacia e poi ad occuparsi del ritiro dei farmaci e della consegna a domicilio potrebbe essere sempre la protezione civile. Un po’ come si è fatto ai tempi del Covid.


Autore

Docente di italiano e storia e giornalista pubblicista, amante dello sport.



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