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Pubblicato il 29 Maggio 2024 | di Alessandro Bongiorno

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La vivacità di Ragusa eccezione in una Sicilia che si va spegnendo

Una terra che lentamente invecchia e si spegne: calano le nascite, aumenta l’età media, sale l’indice di mortalità che è già più alto della media delle altre regioni, diminuisce il numero dei residenti. È la fotografia della Sicilia che restuisce il report dell’Istat diffuso pochi giorni fa e aggiornato al 31 dicembre 2022. In questo quadro, per molti aspetti allarmante, c’è una piccola realtà che rema controcorrente. È la provincia di Ragusa che, numeri alla mano, dimostra una vitalità diversa rispetto al resto dell’isola.

Ragusa è la provincia più giovane (età media 44.1 anni rispetto ai 45.2 della Sicilia), è l’unica provincia nella quale la popolazione aumenta (+1.651 residenti), ha l’indice di mortalità più basso (11 decessi per mille abitanti contro i 12.3 della media regionale), il tasso di natalità (8.3 per mille si conferma il più alto della Sicilia e uno dei più alti in Italia).

C’è un segreto? I dati statistici offrono agli studiosi tanti elementi da approfondire. I numeri danno comunque un indirizzo preciso al quale trovare probabilmente le risposte. Le tabelle sono quelle relative al saldo migratorio. Nonostante infatti da Ragusa si continui a partire per altre regioni italiane o per l’estero sono molti di più i cittadini non nati in provincia che pongono qui la loro residenza. Sono soprattutto stranieri. Ragusa ha infatti il saldo migratorio estero più elevato (+2.957), confermando la propria vocazione di area più attrattiva della regione. Il tasso migratorio con l’estero (2.9 per mille nel resto dell’isola) a Ragusa decolla al 9.3 per mille.

Se quindi Ragusa si mantiene giovane, invecchia più lentamente, gioisce più di altri per la nascita di nuovi bambini e sta meglio in salute lo si deve, probabilmente, non tanto all’efficienza di servizi sociali o sanitari (la provincia è 86esima nella classifica della qualità della vita secondo il report annuale del Sole 24 Ore), ma al flusso costante di immigrati che trovano a Ragusa un lavoro e l’opportunità di trasferire la famiglia. Un flusso che, nonostante la crisi del settore agricolo e zootecnico, non si arresta se è vero che, sempre secondo i dati Istat, nel 2022 popolazione straniera è cresciuta in provincia di Ragusa del 4.8%, anche in questo caso la stima più alta della Sicilia. La popolazione straniera tocca una percentuale a due cifre (il 10% esatto con 31.649 unità). La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Tunisia (29,3%), seguita da Romania (22,9%) e Albania (18,1%).

Negli ultimi anni è infatti tornata l’immigrazione dalla Tunisia e dall’Albania ed è invece diminuita quella dalla Romania con i lavoratori romeni attratti da altri Paesi comunitari, soprattutto del Nord Europa, in grado di offrire un sistema di welfare e condizioni di lavoro non paragonabili a quelli della Sicilia. In alcuni comuni queste percentuali di cittadini stranieri diventano un fenomeno che merita un’attenzione particolare. Può essere il caso di Acate dove il 29.3% della popolazione è straniera, di Santa Croce Camerina (22.3%), Vittoria (12.6), Ispica (11.9), Chiaramonte Gulfi (10.8%), Comiso (10.6%) tutti centri accomunati da una forte vocazione agricola.

«A una vivacità demografica – aggiunge Gian Piero Saladino – direttore della sede di Modica della scuola di servizio sociale D’Alcontres – corrisponde anche una vivacità economica che è assicurata proprio dalla presenza di lavoratori immigrati. C’è un saldo attivo anche delle imprese che è assicurato dalle aziende create da immigrati che compensano la mortalità delle imprese locali. Considerando, poi, che i salari degli immigrati sono mediamente più bassi, le aziende hanno anche la possibilità di avere qualche margine in più per gli ammodernamenti. Questo spiega anche la ricchezza diffusa con i poveri che sono meno poveri e i ricchi che sono meno scandalosamente ricchi».

In provincia, nel complesso, la popolazione si attesta a quota 317.793 e cresce a Vittoria (902 unità), Ragusa (697), Ispica (88 unità), Santa Croce Camerina (86), Giarratana (32), Scicli (23), Acate (14); cala invece a Comiso (meno 70 unità), Pozzallo (45), Modica (40), Monterosso Almo (32), Chiaramonte Gulfi (4). La città più popolosa è Ragusa (73746), seguita da Vittoria (63435) e Modica (53514). Questi dati consentono a Giarratana (2835 abitanti) di lasciare a Monterosso Almo il ruolo di fanalino di coda (2789).


Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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