Vita Cristiana

Pubblicato il 24 Giugno 2024 | di Emanuele Occhipinti

0

Accendiamo la Pace: dalla Chiesa di Ragusa un appello a Mattarella

Un viaggio nella notte, un pellegrinaggio a piedi, frutto di antica tradizione, porta migliaia di fedeli di Vittoria e dei paesi limitrofi, verso la Basilica di San Giovanni nella notte che precede la solennità della natività del Battista. E poi, all’alba, la solenne Celebrazione Eucaristica. Quest’anno i pellegrini hanno intrapreso il viaggio con un anelito di pace nel cuore che si è trasformato in preghiera per invocare l’immediata cessazione di ogni conflitto.

“Accendiamo la Pace”, la veglia di preghiera, guidata dal Vescovo, Mons. Giuseppe La Placa, e animata dall’Azione Cattolica diocesana, si è aperta con l’accensione del cero della pace. “Fratelli e sorelle – ha esordito il Vescovo – siamo raccolti per pregare per tutti i cristiani e per tutti i fratelli e le sorelle la cui vita è segnata in questi tempi dal terrore della guerra, da tanta sofferenza e morte. Con quanti vogliono che tacciano le armi invochiamo l’infinita misericordia del Padre, domandando al Signore che cessi subito ogni violenza ed inizi un tempo nuovo, di pace e di resurrezione” E poi, con riferimento al Precursore: “Grida o Battista, ancora in mezzo a noi, come un tempo nel deserto. Grida ancora tra noi a voce più alta: noi grideremo, se tu griderai”.

Accendiamo la pace è preghiera e impegno affinché i valori evangelici della Pace e della Solidarietà possano continuare a permeare, oggi più che mai, il nostro essere cittadini del mondo. Ed è anche appello accorato, proposto direttamente dal Vescovo, al Presidente della Repubblica al quale saranno inviate centinaia di cartoline colorate nelle quali si richiama l’art. 11 della Costituzione Italiana che sancisce il diritto alla pace e nelle quali Mattarella viene esortato a proseguire il gravoso impegno per la pace verso ogni Nazione ed Istituzione internazionale.

Ecco il testo dell’appello:

Gentilissimo Presidente, è con vero e profondo dolore e senso di impotenza che assistiamo all’insopportabile violenza e alla brutalità delle armi che uccidono, distruggono e seminano discordie e terrore in tutto il mondo. Apprezziamo e conosciamo il Suo impegno a favore della pace e a difesa dei principi fondamentali della nostra Carta costituzionale per questo sentiamo il dovere di dirLe che non è solo e che La sosteniamo con la preghiera e con gesti quotidiani di pace, ricordando sempre l’art. 11 della Costituzione Italiana tramite il quale le Madri e i Padri costituenti hanno voluto ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e sancire il sacro inviolabile diritto alla pace.

La esortiamo a proseguire questo gravoso impegno per la pace e confidiamo che il Suo esempio ottenga il giusto riconoscimento e la condivisione di tutta la Comunità internazionale. Invochiamo su di Lei e sui Governi di tutte le Nazioni lo Spirito Santo e chiediamo a Dio Padre il dono della Pace per il Mondo.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, Le inviamo, signor Presidente, i nostri più cordiali e rispettosi saluti.

Tags: , ,


Autore

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lavora dal 1990 presso Banca Agricola Popolare di Ragusa, dove attualmente dirige il Mercato Imprese. E’ impegnato nell’associazionismo e nel volontariato nazionale ed internazionale, settori per i quali svolge anche il ruolo di formatore. Già presidente diocesano di Azione Cattolica, è, in atto, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Ragusa e vicepresidente Unitalsi Ragusa.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑