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Pubblicato il 28 Giugno 2024 | di Redazione

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Carlo Acutis sarà santo

Carlo Acutis sarà proclamato santo. Lo ha deciso il Papa dopo la promulgazione del decreto riguardante il miracolo attribuito alla sua intercessione. Acutis è il ragazzo di 15 anni, stroncato dalla leucemia fulminante nel 2006, considerato il “patrono di Internet” per la sua passione per l’informatica. Carlo aveva una fede molto radicata, anche a dispetto delle sofferenze procurategli dalla malattia che lo portò rapidamente alla morte. Ripeteva spesso: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”. A Ragusa rivive nell’oratorio della parrocchia Sacro Cuore che porta il suo nome.

Pubblichiamo la riflessione di un giovane dell’oratorio Carlo Acutis.

 

Quando ho scoperto che Carlo Acutis è stato dichiarato santo, ho provato un’emozione molto forte.

La sua storia mi aveva già colpito profondamente: un ragazzo così giovane, con una fede così immensa, che ha saputo vivere la sua breve vita con una dedizione straordinaria verso Dio e il prossimo.

Carlo rappresenta una figura di ispirazione per tutti, specialmente per noi giovani che frequentiamo l’oratorio. La sua capacità di unire la fede e la tecnologia per evangelizzare e fare del bene è un esempio di come possiamo usare i talenti e le risorse a nostra disposizione per costruire un mondo migliore.

Carlo ci ha mostrato che non serve essere perfetti o avere poteri straordinari per diventare santi; basta vivere con amore, purezza di cuore e dedizione verso gli altri.

Sapere che la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente la santità di Carlo mi ha riempito di gioia e speranza. Pensare che era un ragazzo della nostra epoca, con i nostri stessi interessi e sfide, mi fa sentire che la santità è veramente alla portata di tutti. È un segno che i santi non appartengono solo al passato, ma sono presenti anche nel nostro tempo, pronti a guidarci e ispirarci con le loro vite straordinarie.

Il suo desiderio di aiutare i poveri e i bisognosi mi spingono a cercare di vivere la mia vita con maggiore integrità e compassione.

La figura di Carlo Acutis mi infonde anche una grande speranza per il futuro della Chiesa e del mondo. La sua testimonianza dimostra che la fede può essere vissuta pienamente anche in un contesto moderno, dove le distrazioni sono innumerevoli. Carlo ci ha insegnato che è possibile rimanere saldi nella fede e allo stesso tempo essere pienamente immersi nella realtà contemporanea, utilizzando la tecnologia come strumento di evangelizzazione e carità.

È un invito a tutti noi a guardare con occhi nuovi la nostra vita quotidiana e a scoprire, anche nelle piccole cose, la possibilità di testimoniare l’amore di Dio. Carlo, con la sua vita semplice e straordinaria, ci ricorda che la santità non è un obiettivo irraggiungibile, ma una strada che possiamo percorrere con fede, speranza e amore.

Giulio Betto


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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