Dalle Parrocchie

Pubblicato il 28 Giugno 2024 | di Redazione

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Un progetto di catechesi familiare della parrocchia Maria Ausiliatrice di Ragusa

La catechesi dei fanciulli e dei ragazzi rappresenta per la maggior parte delle parrocchie il campo in cui vengono profuse il maggior impegno e le maggiori risorse disponibili. Già subito dopo i mesi estivi, i parroci e i catechisti cominciano i loro “tour de force” con la programmazione dell’anno catechistico in tutti i suoi aspetti: l’ iscrizione dei ragazzi, la formazione e l’ assegnazione delle “classi”, il primo appuntamento, le  date dei ritiri e così via. È notevole il grande sforzo che viene messo in atto e che risponde alla missione principale della Chiesa «di andare e predicare il Vangelo ad ogni creatura». I modi in cui la catechesi “dei fanciulli” è stata attuata sono mutati nel tempo, passando dal famoso catechismo a “domande e risposte” , ancora in auge negli anni 50-60, a forme meno fredde e più coinvolgenti che miravano a un rinnovamento della catechesi, così come proposto dall’omonimo testo “Rinnovamento della Catechesi del 1970, considerato ancora oggi una pietra miliare della Pastorale Catechistica. Nonostante il grande cambiamento di prospettiva prodotto dalle riflessioni post-conciliari sul tema della catechesi, più volte si è dovuto constatare che sul piano pratico molte delle indicazioni provenienti dal magistero e dai vescovi non trovavano pratica attuazione o comunque mancavano di un positivo riscontro. I cambiamenti intervenuti con straordinaria rapidità in ambito sociale e culturale (crisi dell’istituzione familiare, profonda trasformazione del rapporto ragazzi-adulti, delegittimazioni del ruolo delle figure educative, solo per citarne alcune) hanno trovato impreparata la pastorale della catechesi , che in molti casi si è affidata all’ effetto “pilota automatico” continuando a riproporre schemi e modalità ormai infruttuosi e sorpassati e soprattutto poco capaci di  condurre all’incontro con Cristo , vero e principale scopo di ogni annuncio , in tutte le varie fasce di età. Avvertita la necessità di un nuovo, profondo riesame della situazione venutasi a creare, nel 2014  i vescovi italiano hanno elaborano un ulteriore documento (“Incontriamo Gesù Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia”), veramente prezioso per ridefinire i vari aspetti che, alla luce dei tanti cambiamenti intervenuti nella società, necessitavano di essere puntualizzati. La lettura di questo documento ci ha particolarmente entusiasmato, soprattutto perché veniva a confermare molte intuizioni che avevamo già maturato nell’analisi e nelle possibili innovazioni da proporre nella Pastorale Catechistica della nostra parrocchia relativamente alla parte riguardante l’iniziazione cristiana dei fanciulli. In particolare ci siamo soffermati su due aspetti sottolineati nel documento: la catechesi è un compito di tutta la Comunità, non del singolo/a catechista ; il coinvolgimento delle famiglie è un aspetto importante in un cammino di iniziazione cristiana dei fanciulli.

Abbiamo quindi elaborato un progetto di Catechesi Familiare che vede lavorare insieme in equipe i catechisti, le coppie animatrici e i giovani animatori/animatrici presenti nel nostro oratorio.

Qui vogliamo rendere conto dell’esperienza di quest’anno, conclusasi alcuni giorni fa, che ha visto la presenza di un numero straordinariamente alto di genitori di ragazzi del catechismo, numero che è andato crescendo man mano che gli incontri procedevano.

Come ogni anno, di concerto con l’equipe, abbiamo programmato una serie di incontri rivolti alle famiglie, cercando di cogliere quegli aspetti su cui è più facile incontrare l’ interesse  e il coinvolgimento dei genitori. Ricordando una frase del nostro san Giovanni Bosco ( “l’ educazione è cosa di cuore”) abbiamo compreso che è il cuore dell’educatore ( in questo caso dei genitori) il terreno che bisogna curare perché l’educazione umana e cristiana dei nostri ragazzi possa portare più frutti : è al cuore , quindi che bisogna parlare. In questo cammino con i genitori ci siamo fatti accompagnare, come per gli altri anni, da chi il cuore delle persone è abituato ad ascoltarlo e conoscerlo per esperienza e competenza: la nostra amica Maria Carmela Vinci, psicologa e psicoterapeuta, conosciuta tempo fa ad un convegno sulla Famiglia, con la quale si è avviato già da diversi anni un percorso di collaborazione. Con lei abbiamo toccato diversi argomenti nei quattro incontri che si sono susseguiti con cadenza mensile, ad iniziare da gennaio: il difficile equilibrio tra spazio personale e responsabilità educativa; le attese, le pretese, le ansie dei genitori e dei figli (mio figlio è bravo anzi… bravissimo); la scoperta dell’identità sessuale; la mescolanza e confusione del mondo dei valori negli adulti. Non si è trattato, come si intuisce, di una serie di “conferenze” su questi temi, ma di un confronto molto ampio, schietto con i genitori presenti, calato in vari aspetti concreti della vita quotidiana delle famiglie e condotto con dinamiche e stimoli molto apprezzati dai genitori, il tutto condito dall’ immancabile empatia e simpatia della dr.ssa Vinci.

Che l’iniziativa avesse incontrato il favore dei genitori, l’abbiamo capito dal primo incontro, quando, dopo essere passate già 2ore(!) i genitori non mostravano segni di impazienza, anzi desideravano protrarre oltre li tempo dell’incontro. Mano a mano che si andava avanti con gli incontri abbiamo visto crescere non solo il numero (dalle 80 alle 100 presenze) , ma anche l’ interesse dei genitori, segno, a nostro avviso, del gradimento dell’ambiente/comunità che li ha ospitati e , chissà, forse di un desiderio  di essere avvicinate, accolte, ascoltate. Durante questo percorso si è venuto a creare un bel clima di accoglienza e di fiducia, reciproca che ci ha portato, su proposta della stessa Maria Carmela Vinci, a proporre ai genitori un quinto incontro(!) a inizio Maggio. La proposta, che poteva sembrare azzardata, è stata invece accolta favorevolmente da tutti ed ha avuto come leitmotiv dell’incontro la “Benedizione” : in un’atmosfera di forte commozione, padri e madri, genitori e figli , raccogliendosi in un caldo e tenero abbraccio, si sono benedetti a vicenda. Il momento culminante poi in chiesa, dove le famiglie hanno potuto cogliere il senso di essere “benedette” da Dio, non “nonostante” la loro storia, ma soprattutto “ nella loro storia” fatta anche di incomprensioni, di conflitti ma  “profumata “ dalla presenza di Dio, simboleggiata dall’olio di cardo versato nelle acque più o meno agitate delle loro vite. Al termine le famiglie hanno manifestato la loro gratitudine alla comunità e alla d.ssa Vinci per il percorso fatto ed una mamma, in particolare, ha donato un suo disegno, raffigurante un cuore ferito, ma da cui era spuntato un nuovo germoglio, accompagnando il dono con parole di commossa riconoscenza.

Concludendo, vogliamo offrire alcune considerazioni: con questa modalità di approccio alle famiglie abbiamo potuto costruire relazioni sane con i genitori, stabilendo rapporti di dialogo e, in qualche caso, di amicizia che rappresentano per noi un ponte che lo Spirito di Dio può utilizzare per portare i suoi frutti e portare a miglior compimento la catechesi dei ragazzi; niente di quanto abbiamo esposto si sarebbe potuto realizzare senza il lavoro in equipe, con la collaborazione tra il gruppo dei/delle catechiste, le coppie animatrici e i ragazzi e le ragazze dell’oratorio (lavorare in equipe è sicuramente più difficoltoso, ma dà risultati indubbiamente migliori, permettendo ad ognuno di trovare il proprio posto, valorizzando le competenze di ciascuno e creando sinergie positive all’interno della dinamica dell’Annuncio); lavorare per le famiglie e con le famiglie si può e si deve, perché consente di allargare la tenda delle nostre comunità parrocchiali e non serve soltanto trovare un bravo relatore, quanto preparare con attenzione, con passione e con competenza, un contesto favorevole in cui il calore dell’accoglienza e una buona animazione fanno la differenza tra una opportunità di incontro noiosa e la volontà di tornare ad incontrarsi per realizzare il sogno di una Chiesa “famiglia di famiglie”.

 

Salvatore e Roberta Parrino

Chi desiderasse maggiori informazioni sul progetto di catechesi familiare può contattarci attraverso la redazione o la nostra comunità salesiana di Ragusa.


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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