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Pubblicato il 1 Luglio 2024 | di Redazione

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Prendiamoci tutti insieme cura della Madre Terra

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.”

Con le parole di San Francesco, che ci ricordano anche il costante invito di Papa Francesco (nelle sue encicliche Laudato si’ e Laudate Deum) a spendersi per un’ecologia integrale che abbracci l’umanità tutta, riconosciamo che la Terra è per noi Madre e Sorella, e come tale va amata e rispettata.

L’amore per la Terra dovrebbe essere insito nelle vene di ogni credente perché la Terra e tutto il Creato mettono in relazione profonda la Creatura con il Creatore, Dio Padre. Anche per questo a Ragusa, grazie all’iniziativa congiunta dell’Ufficio di Pastorale per i Problemi Sociali e il Lavoro (Upsl) e della Rete Interdiocesana dei Nuovi Stili di Vita (Nsv), abbiamo deciso di celebrare il 20 aprile la Giornata Internazionale della Madre Terra, promossa dall’Assemblea Generale dell’Onu.

Il direttore Upsl, Renato Meli, ha sottolineato come la questione della salvaguardia del pianeta sia un tema che deve scuoterci dal profondo e che richiede un impegno comune nel creare alleanze tra mondo ecclesiale, società civile ed istituzioni.

L’incontro è stato organizzato in maniera tale da valorizzare la partecipazione attiva di tutti gli intervenuti, affinché ognuno/a si sentisse coinvolto/a e allo stesso tempo responsabile dei cambiamenti necessari da operare.

Ogni partecipante, infatti, ha preso parte a dei tavoli di lavoro, organizzati, secondo la modalità del World Cafè. Obiettivo era quello di riflettere insieme circa le modalità, i mezzi e gli strumenti concreti che come singoli e come comunità possiamo agire per prenderci cura della nostra madre terra. Nei gruppi si è animata una discussione vivace e costruttiva nella quale membri delle istituzioni, cittadini, rappresentanti delle associazioni e delle parrocchie hanno avuto modo di confrontarsi e di scambiare opinioni.

Tra gli inviti e i suggerimenti accolti per rispondere in maniera comunitaria al bisogno di cura della Madre Terra di seguito riportiamo: incentivare la conoscenza di Comunità di energie rinnovabili e solidali (Cers) e dei Gruppi di Acquisto Solidale (Gas); attivare iniziative di sensibilizzazione su tematiche come: non-spreco, smaltimento rifiuti, mobilità sostenibile. Inoltre si ritiene importante stimolare la nascita di comitati e organizzazioni di cittadini al fine di valorizzare e tutelare il proprio territorio cercando il costante dialogo con le istituzioni; incentivare la nascita di presidi di comunità per curare e custodire il quartiere; promuovere iniziative collettive di raccolta dei rifiuti in accordo con i comuni a frequenza regolare, ad esempio un giorno al mese, a partire dalla sensibilizzazione del proprio ambiente di vita quotidiano (scuola, ufficio, casa). Stimolare la realizzazione di incentivi per favorire il consumo critico, ad es. macchine “mangia-plastica”, con sconti per cittadini e membri della comunità. Sostenere attivamente le iniziative di piantumazione degli alberi, o di valorizzazione di grandi spazi verdi e parchi. Tra le proposte anche quella di redigere un regolamento a livello diocesano, riguardo il rispetto e la cura dell’ambiente durante le feste patronali o le attività di pietà popolare.

Alla seconda domanda, inerente alle azioni che può mettere in pratica ognuno di noi come singolo per prendersi cura della Madre Terra, sono emerse alcune risposte degne di nota: informarsi e comprendere quali sono i comportamenti che danneggiano l’ambiente al fine di correggere e migliorare i propri stili di vita, anche favorendo l’applicazione del metodo delle 3 R: reduce, reuse, recycle (ridurre i consumi e gli sprechi, riutilizzare ciò che può avere una seconda vita, riciclare in modo corretto ciò che deve essere smaltito); provare a ridurre il consumo di plastica ed evitare lo spreco di risorse, a partire da acqua ed energia. Bisognerebbe educarsi a smaltire i rifiuti in maniera corretta, cercando di effettuare una raccolta differenziata attenta e responsabile, frequentare gli ecocentri per lo smaltimento di rifiuti speciali quali pile, farmaci, Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Partecipare attivamente alle iniziative di raccolta di rifiuti promosse da associazioni locali.

Nell’ambito dell’energia sostenibile, bisognerebbe favorire le istallazioni di impianti fotovoltaici utili soprattutto nel nostro territorio che è esposto al sole durante l’anno.

Inoltre sarebbe utile diminuire l’utilizzo delle automobili e dei veicoli che danneggiano l’ambiente favorendo gli spostamenti a piedi, assumendo di conseguenza un atteggiamento e un comportamento che tiene in considerazione l’ecosostenibilità e il rispetto nei confronti della natura.

Evitare il Fast Fashion acquistando invece capi che si possano utilizzare più volte. Favorire il riuso di capi e di abiti. Cercare di allontanarsi dalla grande distribuzione organizzata se non è rispettosa nei confronti dell’ambiente. Comprendere il potere del consumatore, ed incentivare il consumo critico, a favore di aziende che rispettano l’ambiente ed i lavoratori. Dunque, un’ultima osservazione di sintesi espressa durante i lavori, è quella di far sì che il comportamento del singolo influenzi positivamente tutti coloro che fanno parte della propria rete sociale, affinché si sviluppi una coscienza collettiva di cura e rispetto per l’ambiente, che coniughi l’etica del dovere con quella della responsabilità.

Subito dopo i lavori di gruppo, in plenaria sono stati condivisi gli esiti delle attività. L’incontro, infine, si è chiuso con un piccolo gesto di cura e di speranza: un albero, infatti, sarà messo a dimora in tutte le parrocchie della Diocesi intervenute. «È il segno – ha detto il direttore dell’Ufficio Renato Meli – di un impegno concreto da proseguire con cura e dedizione».

L’Equipe Upsl


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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