Pubblicato il 30 Luglio 2024 | di Alessandro Bongiorno
0Aerolinee Siciliane
C’è un cuore ragusano nelle ali di Aerolinee Siciliane, un progetto che mira alla creazione di una compagnia aerea che abbia base in Sicilia. Tra gli imprenditori che hanno lanciato e per primi hanno creduto al progetto ci sono personalità ragusane come Leonardo Licitra e Roberto Sica che sono garanzia di serietà e professionalità. Da Ragusa spesso sono partiti processi che hanno poi interessato territori più vasti e a Ragusa abbiamo imparato che uno stile e un metodo di lavoro condiviso riesce a dare forza alle idee più ambiziose. Aerolinee Siciliane può sicuramente rappresentare la svolta per una Sicilia che non vuole rassegnarsi alla decadenza. Altre isole del Mediterraneo sono riuscite a destagionalizzare i flussi turistici, creando occupazione e ricchezza diffusa, proprio grazie a una compagnia aerea. Il progetto è da sostenere anche per le ricadute dirette che può avere in termini occupazionali sul territorio e per la crescita dell’aeroporto di Comiso che, secondo il più prudente degli scenari del business plan, potrebbe accogliere 5100 voli e 712mila passeggeri l’anno in più rispetto a oggi.
Una compagnia aerea tutta siciliana (e l’unica italiana) non è quindi più un sogno ma un progetto con basi concrete. Gli obiettivi sono ambiziosi: restituire ai siciliani il diritto alla mobilità a prezzi contenuti e offrire le condizioni per creare nell’isola ricchezza e occupazione producendo reddito e sviluppo nel turismo, nelle attività industriali, logistiche e commerciali. Si chiama Aerolinee Siciliane ed è un progetto che parte dal basso. La formula studiata è quella dell’azionariato diffuso perché la compagnia vuole volare con le ali sia del business che della responsabilità sociale. La società agirà lungo tre linee strategiche operando nel trasporto aereo di passeggeri e merci, nella manutenzione degli aeromobili, nella gestione dei servizi aeroportuali.
L’iniziativa nasce da un’esigenza e da un’opportunità. L’esigenza è il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani oggi costretti a pagare a compagnie straniere cifre fuori mercato (in certi periodi dell’anno il Roma-San Paolo o il Roma-New York costano anche più del Roma-Palermo o del Roma-Catania) per salire a bordo di un aereo. L’opportunità è il traffico aereo in crescita dell’11-12% l’anno. Oggi gli aeroporti siciliani hanno un traffico di 20-21 milioni di passeggeri che, secondo stime delle società di controllo e gestione degli aeroporti, nel 2035 può raggiungere quota 100 milioni. Cifre non esagerate se si pensa che le Isole Baleari già oggi movimentano 90 milioni di passeggeri l’anno.
Partendo da questi ragionamenti è stato prodotto un rigoroso business-plan che come modello ricalca quello di precedenti esperienze (Windjet) aggiornandolo alle attuali condizioni di mercato. Se con WindJet viaggiavano 35 milioni di passeggeri, si può comprendere che lo spazio per entrare in questo mercato esiste.
Il progetto ha tempi e scadenze precise. Entro settembre si punta a chiudere l’azionariato diffuso (l’obiettivo è raggiungere duemila soci), per poi iniziare a volare a maggio del prossimo anno. Dapprima con due aerei, che diventeranno dieci (nove operativi e uno a terra per la rotazione richiesta dalle manutenzioni) entro 30 mesi. Si tratta di Airbus A319, A320 e A321. Si può diventare soci acquistando una quota di 2000 euro (socio individuale), 10mila euro (socio impresa), 400 euro (sottoscrittori frazionari).
Ai soci verranno garantiti biglietti a prezzi di costo e altri benefit. Vantaggi anche per tutti i siciliani con una riduzione del 15% del prezzo medio dei biglietti (che avranno un prezzo trasparente e con un tetto massimo), e con la possibilità che con la concorrenza i vettori concorrenti ribassino in misura ulteriore i loro prezzi. A ciò va aggiunto che agli studenti residenti fuori Sicilia saranno applicate tariffe speciali, così come per gli over 65 che intendano ricongiungersi con parenti residenti fuori Sicilia, o per chi ha bisogno di cure specialistiche o per gli studenti che utilizzeranno Aerolinee Siciliane per i viaggi d’istruzione. Sarà inoltre creato un fondo di solidarietà (50 centesimi per ogni biglietto) che garantirà il diritto alla mobilità anche a famiglie o studenti in stato di necessità. Il prezzo medio di un biglietto, alle attuale condizioni di mercato, dovrebbe aggirarsi sui 49 euro a volo. La compagnia potrà garantire anche un aumento dell’occupazione (stimati 400 posti di lavoro e oltre 600 nell’indotto), la possibilità di destagionalizzare i flussi turistici e prolungare la permanenza nelle strutture ricettive, il trasporto merci dei nostri prodotti all’estero con le ricadute sul Pil e sullo sviluppo della Sicilia che è facile immaginare.
A regime Aerolinee Siciliane, nella meno ottimistica delle previsioni inserite nel business plan, sarà in grado di offrire 64 voli e 11.300 posti al giorno volando da e per Catania, Palermo, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa.
«La Sicilia – hanno detto Leonardo Licitra, Claudio Melchiorre e Roberto Sica a Ragusa durante la presentazione – è il mercato aereo più ricco d’Italia. Non stiamo sognando. Il progetto è concreto. Il nostro sogno è solo quello di continuare a vivere in Sicilia. Oggi, piuttosto, siamo dentro un brutto sogno. Vogliamo ricreare le condizioni perché i siciliani riprendano la vita nelle loro mani».