Pubblicato il 30 Settembre 2024 | di Emanuele Occhipinti
0Parrocchie comunità solidali per una Chiesa dalle parole nuove
Parrocchie comunità solidali è stato il tema della relazione del professor don Antonio Ruccia, tenuta nel corso della seconda giornata dell’Assemblea pastorale diocesana. In perfetta sintonia con la Lettera pastorale, come sottolineato dallo stesso vescovo monsignor Giuseppe La Placa, tanti gli spunti, di cui ne evidenziamo tre: spostare l’asse dell’azione pastorale dalla sacramentalizzazione all’evangelizzazione; la svolta sinodale ci induce a passare da parrocchia a comunità; le nuove ministerialità a fondamento delle comunità sinodali.
Don Antonio ha condotto la riflessione intorno ad un concetto mutuato dal linguaggio calcistico: «per vincere occorre aggredire. gli spazi»: entrare cioè nel tessuto sociale e culturale. La Chiesa – ha più volte ripetuto il relatore – deve essere presente dove finora è stata assente, «un cammino non alla ricerca di proseliti ma orientato all’incontro con quanti desiderano nella libertà incontrare e conoscere Gesù». Con una consapevolezza fondamentale: la Chiesa è una comunità laicale, nasce dal battesimo di ciascuno, il quale è battezzato non per se stesso ma per il mondo. Come lavorare? Creando unità tra la dimensione kerygmatica, l’annuncio della fede e della parola di Cristo, con quella catecumenale, cioè il cammino verso i sacramenti. Come si fa questa unità? I ministeri sono i creatori dell’unità e della comunità; ministeri (talvolta definiti “nuovi”) indirizzati all’evangelizzazione. «Al centro c’è solo e sempre la comunità – ha concluso il professor Ruccia – il futuro non sta in operatori o gruppi isolati e il futuro non sono le devozioni; ma la catechesi che deve permeare ogni aspetto della vita di comunità e la scuola dei ministeri nuovi. Questo cammino ci consentirà di aver una Chiesa profetica ed incisiva che “attacca gli spazi”, una Chiesa dalle parole nuove».