Vita Cristiana

Pubblicato il 4 Ottobre 2024 | di Gabriella Chessari

0

Giornata mondiale della Gioventù «Camminate nella speranza»

«Camminate nella speranza»: è l’invito che Papa Francesco rivolge ai giovani nel messaggio per la 39esima Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà il 24 novembre e in preparazione al pellegrinaggio giubilare del 2025. Il messaggio di Papa Francesco è ispirato alle parole del profeta Isaia: «Quanti sperano nel Signore […] camminano senza stancarsi» (Is 40,31).

La fatica del cammino è quindi il tema sul quale il Papa invita i giovani a meditare. «La soluzione alla stanchezza, paradossalmente, non è – scrive il Papa – restare fermi per riposare. È piuttosto mettersi in cammino e diventare pellegrini di speranza. Questo è il mio invito per voi: camminate nella speranza! La speranza vince ogni stanchezza, ogni crisi e ogni ansia, dandoci una motivazione forte per andare avanti, perché essa è un dono che riceviamo da Dio stesso: Egli riempie di senso il nostro tempo, ci illumina nel cammino, ci indica la direzione e la meta della vita».

Dio infatti invita sempre a percorrere la strada della propria vita con gioia e speranza, senza stancarsi. È normale, dice il pontefice, che, pur iniziando il nostro percorso con entusiasmo, prima o poi cominciamo ad avvertire la stanchezza, tra le pressioni sociali e l’impressione di non riuscire a fare mai abbastanza. «La speranza – spiega ancora il Papa nel messaggio – è proprio una forza nuova, che Dio infonde in noi, che ci permette di perseverare nella corsa, che ci fa avere uno “sguardo lungo” che va oltre le difficoltà del presente e ci indirizza verso una meta certa: la comunione con Dio e la pienezza della vita eterna. Se c’è un traguardo bello, se la vita non va verso il nulla, se niente di quanto sogno, progetto e realizzo andrà perduto, allora vale la pena di camminare e di sudare, di sopportare gli ostacoli e affrontare la stanchezza, perché la ricompensa finale è meravigliosa!».

Il Papa invita dunque i giovani a mettersi «in cammino, alla scoperta della vita, sulle tracce dell’amore, alla ricerca del volto di Dio. Ma ciò che vi raccomando è questo: mettetevi in viaggio non da meri turisti, ma da pellegrini. Il vostro camminare, cioè, non sia semplicemente un passare per i luoghi della vita in modo superficiale, senza cogliere la bellezza di ciò che incontrate, senza scoprire il senso delle strade percorse, catturando brevi momenti, esperienze fugaci da fissare in un selfie. Il turista fa così. Il pellegrino invece si immerge con tutto se stesso nei luoghi che incontra, li fa parlare, li fa diventare parte della sua ricerca di felicità».

Con questi atteggiamenti, ci si può accostare bene al Giubileo. Il Papa esorta i giovani a viverlo con tre atteggiamenti fondamentali: il ringraziamento, perché il vostro cuore si apra alla lode per i doni ricevuti, primo fra tutti il dono della vita; la ricerca, perché il cammino esprima il desiderio costante di cercare il Signore e di non spegnere la sete del cuore; e, infine, il pentimento, che ci aiuta a guardare dentro di noi, a riconoscere le strade e le scelte sbagliate che a volte intraprendiamo e, così, poterci convertire al Signore e alla luce del suo Vangelo.

Tags: , ,


Autore

(Ragusa 1978) moglie, mamma e collaboratrice dal 1998 dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑