Pubblicato il 28 Ottobre 2024 | di Vito Piruzza
0Il mondo come babele sovranista
Uno sguardo panoramico sul mondo ci restituisce delle considerazioni amare.
Cosa sta succedendo? La diffusione in tutto il mondo di una recrudescenza “sovranista” ha come effetto diretto e oserei dire immediato la delegittimazione se non addirittura l’abbattimento di qualsiasi entità sovranazionale; ogni nazione che segue questa logica si sente legittimata a perseguire esclusivamente l’interesse immediato proprio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
L’Unione Europea, oramai per alcune nazioni è diventata una mucca da mungere e non parliamo solo dell’Ungheria (che ricordiamo ha meno abitanti della Lombardia) che continua a sparare a palle incatenate sull’Unione Europea pur ricevendo da 20 anni contributi per quasi 4 miliardi l’anno, ma del dilagare in tanti Paesi di forze politiche che diffidano dell’Europa, compreso il nostro Paese in cui i mal di pancia sono sedati temporaneamente solo dall’enorme flusso di denaro che ci è stato assegnato, che sta permettendo all’Italia di galleggiare e di sbandierare risultati positivi che ci si guarda bene dal collegare ai fondi del Pnrr (che peraltro a suo tempo in Europa, è bene ricordare, i partiti che oggi sono al governo – con l’eccezione di Forza Italia – non avevano votato)
Se guardiamo la stessa Nato, la Turchia che rappresenta il secondo esercito di quell’alleanza oramai si muove nello scacchiere internazionale in assoluta autonomia, gli Usa non riescono oramai ad esercitare nessuna moral suasion nei confronti di Israele che è il suo alleato più stretto in Medio Oriente, e assistiamo quotidianamente ai proclami di abbandono degli alleati che Trump continua a lanciare.
Il numero crescente di conflitti scoppiati negli ultimi anni, l’incapacità di costituire un luogo fisico in cui discutere e incontrarsi, la sostanziale inefficacia del Consiglio di Sicurezza oramai sempre bloccato dai veti incrociati, la disinvoltura con cui le deliberazioni vengono disattese, l’impudenza con cui di recente in Medio Oriente i suoi stessi uffici vengono attaccati e i suoi funzionari uccisi, l’arroganza con cui si pretende di ordinare ai caschi blu di evacuare addirittura sparandogli addosso, danno la misura della sostanziale inutilità dell’Onu ridotta ad osservatore impotente dei conflitti internazionali.
Tutti siamo consapevoli che l’ordine mondiale sta mutando e pensiamo che il multilateralismo sia un approdo possibile e addirittura auspicabile, ma quello che per ora si intravede somiglia di più a una babele di schegge impazzite.
Siamo consapevoli di cosa ci aspetto in fondo a questa china che abbiamo intrapreso?
In fondo, a ben vedere, le dinamiche internazionali soggiacciono alle stesse logiche delle relazioni interpersonali.
Quando capiremo che la convivenza non può essere il frutto di una dinamica di egoismi in collisione che si limitano a vicenda ma della solidarietà che riconosce l’altro come interlocutore e si fa carico del suo punto di vista?