Cultura

Pubblicato il 8 Novembre 2024 | di Redazione

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Due giornate di studi internazionali di archeologia a Vittoria

Il 18 e 19 ottobre il Teatro Comunale di Vittoria è stato sede di due intense giornate di studi archeologici e riflessioni principalmente su Camarina e il suo territorio (dal Dirillo all’Irminio). L’occasione è stata costituita dal Convegno internazionale di studi in memoria di Giovanni Uggeri, patrocinato dal Comune di Vittoria per iniziativa dell’Assessorato alla cultura, che già lo scorso maggio aveva commemorato l’insigne studioso in occasione della ricorrenza del primo anno dalla scomparsa. Dopo i saluti istituzionali da parte del Sindaco e dell’Assessore alla cultura, nelle due giornate si sono succeduti sul palco, alla presenza della professoressa Stella Patitucci, eminente archeologa medievista, nonché vedova del professore Uggeri, studiosi di levatura internazionale, provenienti da vari enti di ricerca e sovrintendenze o università italiane, quali Catania, Palermo, Bologna, Cagliari, Roma, Genova, Napoli ecc., o da istituzioni straniere come il professore J. Bergemann dell’Università di Gottinga e il professore J. Christophe Sourisseau dell’Università di Aix-Marseille. Molti degli intervenuti, in varia misura, sono stati allievi, amici o collaboratori dell’Uggeri e hanno potuto usufruire nella ricerca dei suoi consigli, stimoli o suggerimenti.

Le relazioni nel loro complesso hanno seguito un taglio diacronico, illustrando lo stadio degli studi sulle emergenze archeologiche del territorio, dalla Preistoria alle soglie del Basso Medioevo, ricalcando così la vastità degli interessi del grande archeologo topografo, il quale d’altro canto ha battuto negli anni tutto il ragusano con particolare attenzione alla valle dell’Ippari, redigendo una delle più precise carte archeologiche, ancora attuale strumento di studio per gli archeologi che si interessano dell’area. Così i vari interventi sono stati modulati in modo da toccare quasi tutti i siti archeologici del territorio, addensandosi però attorno all’area urbana di Camarina e agli immediati dintorni (aree sacre, necropoli ed insediamenti rurali), non trascurando però aree adiacenti, quali il territorio a est di Gela ad occidente del fiume Dirillo (argomento dell’intervento della prof.ssa R. Panvini) o di confine, quali l’insediamento di monte Casasia, oggetto della relazione del prof. M. Frasca, che sorgeva tra il territorio camarinense e l’area calcidese di Leontinoi. Gli interventi di M. Cultraro, L. Guzzardi e M. Frasca e D. Puglisi hanno fatto il punto, il primo sul ruolo del prof. Uggeri come pioniere della paleontologia locale, gli altri sulle nuove acquisizioni (nuovi siti o nuove interpretazioni di costruzioni o reperti) riguardanti l’età del Bronzo, del Ferro e il momento della coesistenza degli indigeni con i colonizzatori greci, dando particolare rilievo Guzzardi e Puglisi alle novità dell’area montana e pedemontana dell’alto corso dell’Ippari. Di ambito protostorico è stato anche l’intervento di P. Militello, che però si è soffermato sugli scavi del palazzo e dell’abitato di Festòs a Creta. Ai problemi riguardanti la topografia di Camarina e le varie fasi del suo insediamento, con attenzione a cambi nell’orientamento stradale o all’articolazione interna delle abitazioni, si sono dedicati in particolare G. Di Stefano e M. Pisani, mentre alla lettura del territorio dell’area suburbana con la segnalazione di nuove evidenze Bergemann e R. Brancato il quale ultimo ha illustrato l’utilizzo di nuove tecnologie di telerilevamento. A questi si sono aggiunte come novità, particolarmente care alla città di Vittoria, i primi risultati degli scavi della necropoli ovest di Camerina che insiste nella periferia orientale dell’abitato di Scoglitti, sui quali hanno relazionato il dottor N. Bruno e la dottoressa E. Tramontana. Partendo sempre da Camarina, ma mettendo in rilievo il suo ruolo come porto commerciale all’interno delle rotte mediterranee, si sono inseriti gli interventi di S. Scerra sulla lettura di Uggeri dell’Itinerarium per Marittima Loca e di Annapaola Mosca sugli sviluppi dei commerci tra Oriente, Sicilia, Roma e Sardegna in età imperiale. Inerenti allo sviluppo degli insediamenti dell’agro camarinese in età imperiale e tardo antica, al loro ruolo economico e ai loro legami commerciali sono stati gli interventi di G. Guzzetta sulle testimonianze monetali di Camarina, Caucana e Comiso,  di S. Cosentino, collegato in videoconferenza e portavoce di I. Baldini e S. Scerra, che ha illustrato i risultati degli scavi dell’abitato e della necropoli tardo-antichi di San Nicola Gulfi ai quali si può collegare la relazione di A. Facella sul vicino insediamento di Cifali che, però ha avuto un taglio diacronico dall’età arcaica all’età tardo imperiale. A tessere un quadro generale della storia del territorio dall’età imperiale all’avanzata età bizantina, durante la quale nella nostra area come nel resto della Sicilia ci si proteggeva dalle incursioni e poi dall’invasione araba, è stato l’excursus della prof.ssa Patitucci Uggeri. Infine a offrire nuova luce su un periodo più recente, ma forse per molti versi più oscuro o meno studiato, è stato il professore Giuseppe Labisi che ha parlato del possibile profilo insediativo nel territorio in età araba con riferimento alla continuità o meno rispetto all’età antica, citando gli studi che l’hanno preceduto. A tirare le somme, sintetizzando brillantemente i contenuti dei vari interventi, è stato il prof. O. Belvedere, anch’egli topografo. A chiusura del Convegno ha preso parola il sindaco, prof. F. Aiello, che ha promesso una nuova sensibilità verso la tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico e del paesaggio, facendo anche riferimento a quanto asserito poco prima dal dottor C. Nicotra, direttore del Parco archeologico di Camarina-Cava d’Ispica. Quindi il congresso si è concluso con la promessa della pubblicazione degli Atti e con la speranza di altre simili iniziative. I due giorni di studi sono stati sicuramente un momento di riflessione e di crescita per la realtà culturale di Vittoria e del suo territorio e hanno visto la partecipazione di affezionati cultori della storia locale e degli alunni di alcune classi degli istituti superiori di Vittoria.

Luca e Maria Rita Calabrese

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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