Vita Cristiana

Pubblicato il 2 Aprile 2025 | di Giovanni Epaminonda

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Amore, preghiera e territorio

Ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato 15 febbraio la visita pastorale del Vescovo monsignor Giuseppe La Placa alla comunità della parrocchia Sant’Antonio di Padova in Comiso. Il vescovo è stato accolto sul sagrato dal parroco, dai bambini e dai parrocchiani e da un tripudio di palloncini, bandierine e striscioni di benvenuto, accompagnato dal suono delle campane a distesa.

Dopo il saluto di benvenuto da parte del parroco, che non ha trattenuto la commozione, il coro parrocchiale ha eseguito l’inno preparato per l’occasione, scritto e musicato dal maestro A. Musso. Durante un momento di festa, il Vescovo ha ricevuto in regalo dai catechisti dei sandali, simbolo del suo cammino pastorale nella Diocesi durante l’anno giubilare in corso. È seguito il solenne pontificale animato dalla corale dei ”ragazzi del Lago” e dai giovani, alla presenza delle autorità civili e militari. A conclusione della celebrazione si è svolto l’incontro con il gruppo giovani “Beato Carlo Acutis” e con i “ragazzi del Lago”, presenti da circa un anno e mezzo in parrocchia con l’Accademia.

La seconda giornata di visita è stata segnata dalla festa della traslazione delle reliquie e del ritrovamento della lingua incorrotta di Sant’Antonio di Padova, che si celebra nella basilica Patavina e in tutte le chiese dove Sant’Antonio è venerato come patrono. La mattina, dopo aver presieduto le Lodi mattutine, il vescovo ha visitato alcune industrie e aziende della Comiso-Chiaramonte e della Comiso-Grammichele. La serata ha visto l’incontro di tutti i gruppi della parrocchia: corale, confraternita, comitato festeggiamenti, Caritas, gruppo fidanzati, San Pio da Pietrelcina, ministranti grandi e piccoli, ministri straordinari. Il vescovo ha ringraziato il Signore «per la molteplicità di gruppi presenti. La bellezza di questa parrocchia è che, avendo questi carismi, ognuno di essi può contribuire ad edificare per la sua parte la comunità parrocchiale attraverso la propria testimonianza di vita ed il servizio alla comunità».

Il terzo giorno è stato caratterizzato dall’incontro con i bambini della primaria del plesso Senia dell’I.C. Pirandello e della scuola dell’infanzia del plesso Senia dell’I.C. Bufalino. In ambedue le scuole è stato accolto calorosamente dalle dirigenti insieme a  tutto il personale scolastico, dall’assessore alla Pubblica Istruzione e da tantissimi bambini. Nel suo intervento monsignor La Placa ha ringraziato tutti per la straordinaria accoglienza, ribadendo «L’impegno di educare le giovani generazioni per la formazione integrale dell’uomo e del cittadino in una società multireligiosa e culturale. Formare il cittadino vuol dire educare all’integrazione che è la sfida del futuro».

Ha poi visitato diverse attività commerciali e le banche situate lungo via degli Eucalipti e corso Ho Chi Min. A pranzo invece ha incontrato tutti i sacerdoti del vicariato di Comiso insieme al vicario generale don Roberto Asta. Nel pomeriggio si è svolta la celebrazione eucaristica animata dal  gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo, durante la quale sono stati benedetti i bambini presenti che hanno ricevuto dal vescovo le spille di Sant’Antonio di Padova. Alla fine della celebrazione si è tenuto l’incontro con i quattro movimenti presenti in parrocchia: Rinnovamento nello Spirito Santo, Cammino Neocatecumenale, Cursillos de Cristianidad ed il gruppo GST della tenerezza.

Nel quarto giorno, il Vescovo ha visitato la caserma dei Carabinieri dove ha invitato a pregare i militari per loro e le loro famiglie affinchè siano sereni e abbiano la fortezza di svolgere bene il loro servizio, ricordando come sia  «indispensabile il vostro servizio che comporta purtroppo tanti rischi, ma nello stesso tempo è tanto prezioso perché garantisce la serenità dei cittadini».

La visita successiva si è svolta all’ospedale Regina Margherita, con l’incontro di tutto il personale sanitario in servizio nei vari reparti: per tutti una speciale benedizione, ricordando l’importanza del loro lavoro prezioso: «Voi – ha detto – non vi limitate a curare la malattia, ma vi prendete cura del paziente e lo fate con una gratuità interiore, servendo con amore quanti soffrono, affinché possano sentirsi meglio». In tarda mattinata si è recato presso l’RSA, dove ha pregato insieme a tutti i degenti e al personale, donando parole di speranza e di conforto. Nel pomeriggio ha concluso la visita agli esercenti e alle farmacie presenti sul territorio e ha presieduto la Celebrazione Eucaristica animata dal cammino neocatecumenale. In serata poi l’assemblea parrocchiale e l’agape fraterna nel salone parrocchiale.

Il quinto giorno aveva in agenda la visita all’istituto superiore Carducci, accolto dal responsabile di plesso, da tutto il personale scolastico, e dai ragazzi riuniti in assemblea presso la palestra. Dopo i saluti iniziali, il Vescovo si è intrattenuto a dialogare con i ragazzi, ribadendo l’importanza di imparare l’arte del silenzio, che educa ad usare una parola parlante anziché una parola parlata, cioè una comunicazione che nasce dal silenzio interiore frutto di riflessione, che comunica la propria originale personalità, crea comunione e edifica le persone donando speranza, amore e fiducia. La parola parlata al contrario, è quella di tutti i giorni, essenzialmente chiacchiere provenienti dai canali social, che annulla la propria originalità e omologa al pensiero dominante.

Dopo la foto di rito ed un momento cordiale con gli insegnanti, il Vescovo ha continuato la visita a due plessi dell’I.C. Bufalino, il Collodi-Montessori e il Campo sportivo. Il Vescovo ha poi visitato le cucine comunali, site in una struttura nei pressi dell’aeroporto V. Magliocco, dove ogni giorno vengono preparati i pasti per tutti gli istituti comprensivi di Comiso. Nel pomeriggio ha incontrato i responsabili e gli iscritti delle varie associazioni sportive operanti sul territorio presso lo Stadio comunale. La giornata si è conclusa con l’incontro con i Consigli pastorale ed Affari economici.

La penultima giornata della visita pastorale è stata dedicata alla visita ai malati del quartiere, venendo accolto da tante famiglie e da due case di riposo; tanti sofferenti hanno ricevuto un sorriso, una carezza e parole di conforto. In tarda mattinata ha incontrato invece i commercianti e tutte le persone presenti al mercato settimanale cittadino di via Cechov. Durante la celebrazione eucaristica, monsignor La Placa ha amministrato il sacramento dell’Unzione a tutti gli infermi presenti.

L’ultimo appuntamento della settimana è stato il Solenne Pontificale animato dalla corale parrocchiale, il servizio liturgico è stato curato dal gruppo dei ministranti. Durante l’omelia il Vescovo ha espresso il suo augurio alla comunità di puntare sull’amore vicendevole, tra la comunità ed il suo pastore, ed il pastore che ama, abbraccia e va incontro alla comunità. Ha inoltre sottolineato tre importanti punti su cui la comunità deve continuare a lavorare: Vivere la comunità parrocchiale come luogo dove creare unità tra i vari carismi, gruppi e movimenti. Il pastore è colui che ha il carisma di sintesi; Vivere bene la preghiera in comunità, soprattutto l’adorazione eucaristica; Vivere bene nel territorio testimoniando il vangelo di Cristo.

Alla fine della concelebrazione, il parroco ha ringraziato il vescovo Giuseppe per la settimana trascorsa, per la vicinanza dimostrata verso tutti, perché l’occasione ha permesso di conoscerlo meglio e apprezzare in maniera più profonda il suo essere pastore e guida della chiesa che è in Ragusa. Come segno di gratitudine la comunità, ha donato un quadro del maestro Pace che ritrae il Vescovo benedicente la chiesa parrocchiale. Monsignor Giuseppe ha ringraziato tutti, soprattutto il parroco don Enzo, i suoi collaboratori e tutta la comunità per la calorosa accoglienza e per la bella settimana trascorsa insieme.

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Autore

Nato a Comiso l'1 settembre 1986, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere e perito tecnico commerciale all'istituto Carducci di Comiso, si è laureato in Giurisprudenza, corso di laurea in Scienze della Pubblica Amministrazione ed è attualmente iscritto alla magistrale di Scienze Politiche. Dal dicembre 2017 fa parte dell'ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Ragusa come referente del vicariato di Comiso. E' tra i fondatori della confraternita Sant'Antonio di Padova in Comiso e del gruppo Madonna dello Scoglio presso il santuario diocesano Maria SS di Gulfi



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