Pubblicato il 5 Aprile 2016 | di Redazione
0Il maestro e il potenziale artista
Nei periodi storici di “crisi” (non solo di crisi economica), è più facile che l’uomo senta il bisogno di esprimersi attraverso l’arte. Tuttavia, per evitare di navigare nel buio, ogni potenziale artista, prima di esprimersi, dovrebbe farsi delle domande essenziali: cos’è l’arte? Chi è un artista? Cos’è la poetica? Cos’è lo stile? Per quale motivo mi voglio esprimere? Chi ha fatto arte prima di me? Cos’è la storia? Cos’è il pensiero? Perché sono influenzato da questo artista e non da un altro? Cosa ho studiato?
Queste e altre domande dovrebbe farsi ogni persona prima di prendere in mano una penna, un microfono, un pennello o qualsiasi altro strumento per fare Arte! Ma soprattutto, cosa a cui si pensa poco, un artista deve essere credibile!
Molti fanno arte per cercare il successo, ma la vera arte non ha la sua genesi e il suo telos in questo fortunato e casuale traguardo.
Le parole che Rilke scrive a un giovane poeta, dovrebbero essere stampate sulle pareti dello studio di ogni artista: “Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri. Li invia alle riviste. Li confronta con altre poesie, e si allarma se certe redazioni rifiutano le sue prove. Ora, poiché mi ha autorizzato a consigliarla, le chiedo di rinunciare a tutto questo. Lei guarda all’esterno, ed è appunto questo che ora non dovrebbe fare. Nessuno può darle consiglio o aiuto, nessuno. Non v’è che un mezzo. Guardi dentro di sé. Si interroghi sul motivo che la intima di scrivere; verifichi se esso protenda le radici nel punto più profondo del suo cuore; confessi a se stesso: morirebbe, se le fosse negato di scrivere? Questo soprattutto: si domandi, nell’ora più quieta della sua notte: devo scrivere? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta. E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice “io devo” questa grave domanda, allora costruisca la sua vita secondo questa necessità. La sua vita, fin dentro la sua ora più indifferente e misera, deve farsi insegna e testimone di questa urgenza”.
Rilke, come ogni grande maestro, non esalta e non idolatra l’allievo, ma lo mette di fronte “alla cosa stessa”. Ed è proprio di un tale maestro che ogni potenziale artista ha bisogno!