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Pubblicato il 24 Maggio 2016 | di Gian Piero Saladino

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Studenti del Liceo Scientifico di Ragusa in visita a Palermo

 

21 studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Ragusa (IV A, IV G e IV D), guidati dalle docenti prof. Tina Petrolito e prof. Maria Grazia Firrito e dal Presidente del Consiglio d’Istituto, Dr. Gian Piero Saladino, hanno partecipato al progetto legalità promosso dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che li ha visti appassionati esploratori dei luoghi e degli eventi della lotta alla mafia.

Domenica 22, partendo all’alba da Ragusa, i ragazzi sono andati anzitutto a visitare la stele dedicata a Giovanni e Francesca Falcone e agli uomini della loro scorta, eretta nel “parco degli ulivi” di Capaci, proprio nel luogo in cui la mafia fece esplodere le auto con cui tornavano dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. E lì, ricordando quel tragico evento che tolse la vita a indimenticabili servitori dello Stato e della Giustizia con la “G” maiuscola, gli studenti del Fermi si sono stretti in una catena di braccia alzate, condividendo la memoria degli eroi e la speranza comune per un futuro migliore.

Subito dopo, il gruppo si è “inerpicato” lungo le brulle montagne dell’interno della Sicilia, scenario di tanti attentati di mafia, fino a raggiungere Corleone, dove la delegata per la formazione del CIDMA, Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e Antimafia, ha illustrato la ricchezza dei documenti originali sulle indagini e sui processi antimafia, molti dei quali vergati dai giudici Falcone e Borsellino, contro i grandi capimafia, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giuseppe e Michele Greco, e la bellezza simbolica delle fotografie dei morti ammazzati della brava fotografa Letizia Battaglia.

La giornata si è conclusa con la visita alla chiesa di San Domenico a Palermo, dove dall’anno scorso riposa la salma di Giovanni Falcone, per assistere alla performance “I nomi della giustizia – Luci della memoria”. In ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in testa alle sue navate laterali della chiesa, due teli bianchi riportano i nomi di chi ha perso la vita per mano mafiosa, accompagnati da una serie di candele, una per ciascun nome, disposte e accese da studenti di alcune scuole italiane. Gli studenti hanno sostato commossi davanti alla salma di Giovanni Falcone.

L’esperienza ha avuto seguito nella giornata di oggi, con la partecipazione alla cerimonia ufficiale nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, alla presenza del Presidente della Repubblica, e con la pièce al Teatro Biondo intitolata “Dieci storie proprio così” sulle principali vicende meritevoli della memoria collettiva e dell’azione di cittadinanza responsabile dei giovani siciliani, e poi il raduno a piazza della Magione da dove ha preso vita il corteo che ha raggiunto, attraversando le vie principali della città panormita, l’albero Falcone, dove la due giorni si è conclusa con un minuto di silenzio.

Nulla da dire: due giornate faticose ma intense, che mostrano come certa scuola italiana sappia entrare comunque, profondamente, nel cuore e nella coscienza civile delle giovani generazioni.

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Autore

(1961) Direttore della Scuola "F. Stagno D'Alcontres" di Modica, sede decentrata UNIME - Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale - ideatore e coordinatore scientifico di Corsi di perfezionamento e aggiornamento post-laurea per operatori sociali (www.unimodica.it), da 37 anni è anche Responsabile della Formazione e Comunicazione di Sicindustria Ragusa. Co-fondatore della Scuola dei Beni Comuni di Ragusa, per 9 anni ha diretto l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. Già Portavoce del Sindaco di Ragusa e Dirigente della Comunicazione Istituzionale del Comune di Ragusa, è stato Presidente dell’AVIS provinciale di Ragusa, Consigliere Nazionale dell'A.I.F. (Associazione Italiana Formatori) e Presidente del MEIC diocesano di Ragusa. Scrive articoli e brevi saggi di argomento politico, economico, sociale e religioso.



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