Cultura

Pubblicato il 31 Maggio 2016 | di Redazione

0

OutsidArt e i “cenerentoli” dell’arte

OutsiderArt un viaggio tra l’arte clandestina

Palermo, anni ’70. Una giornalista de L’Ora viene inviata a Mondello a conoscere Gaetano Gambino, un “semenzaro” dalle tendenze artistiche note e apprezzate nella borgata marinara e dintorni.

L’incontro è poco poetico ma incredibilmente significativo.

L’ex sommergibilista, tanto talentuoso con la biro quanto rude con le parole -abbandonato dallo stesso mondo per cui aveva combattuto- si scopre artista. Un’originalità apprezzata tra i molti anche da Sellerio e Sciascia che hanno creduto in quel linguaggio capace di esternare tormenti e contraddizioni.

La stessa arte che ha conquistato la giornalista de L’Ora, una giovane Eva Di Stefano, oggi docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Palermo e protagonista di Venerdì Insieme del 26 maggio, introdotto da Roberto Piccitto e moderato da Rosario Antoci, docente presso l’Accademia Belle Arti di Catania.

Quell’incontro a Mondello ha rappresentato uno spartiacque nella vita professionale della dott.ssa che ha scelto di dedicarsi agli “artisti senza patente, abusivi e clandestini”, in grado di riportare alle origini le ragioni dell’arte.

Privi di formazione scolastica, spesso accomunati dalla solitudine e da storie infelici, col tempo gli outsider artists hanno fatto della propria espressione un avamposto di arte nuda e inconsapevole, apprezzata in tutto il mondo.

La missione della dott.ssa ha permesso la nascita di OutsiderArt Sicilia, un osservatorio con sede a Palermo in cui vengono raccolte le opere degli artisti ai margini della società, per far si che l’oblio non dissipi le loro creazioni.

Il fenomeno della Art brut, quell’arte pura e grezza che scaturisce dal disagio e dalla sofferenza, giunge tardi in Italia, al contrario della Francia dove si è assistito ad un suo sviluppo precoce.

Ogni artista possiede il proprio linguaggio, suo e di nessun altro, con cui crea un mondo parallelo dove la vita è il centro di tutto. Per questo motivo fruire di una loro opera significa lasciarsi coinvolgere nel loro vissuto, lasciando cadere la diffidenza che ci rende immuni all’ascolto dell’altro.

Non è un’arte creata per compiacere ma creata per creare. Domande, interrogativi, curiosità.

Non rientra negli schemi tradizionali, per questo necessita di qualcuno che possa scoprirla, un pioniere che sia anche salvatore delle opere e dell’artista.

L’osservatorio palermitano si impegna a far si che questo diventi possibile, divulgando i talenti anche tramite riviste fruibili sul sito ufficiale.

La platea di Venerdì Insieme ha avuto l’occasione di conoscere cinque storie documentate dalla dott.ssa e dai suoi collaboratori. I cortometraggi, concessi da Clac e realizzati in collaborazione con MonAmour Film e Fitzcarraldo Cineclub, hanno aperto le porte nelle vite dei “vulcani creativi siciliani”, come li definiscono all’estero.

Filippo Bentivegna, tornato dalla desiderata America, popola il suo “castello incantato” di teste di pietra -disposte a semicerchio o a piramide- di totem e altre sculture tormentate, che ora rivivono a Losanna.

Gilda Domenica, stilista fantasiosa che fa del riciclo il suo credo. Rimasta sola, si diverte a realizzare abiti e accessori. Li indossa fiera per le vie colorate di Caltagirone, si lascia fotografare orgogliosa di quello a cui la sua macchina da cucire centenaria ha dato vita. Oggi, al Macc, le sue collezioni convivono tra le opere dei professionisti.

Giovanni Bosco, “il matto di Castellammare del Golfo”, un uomo ossessionato dall’amore tanto da riempire i muri anonimi del suo paese natio con cuori enormi, colorati e vedenti. Viene scoperto per caso da un fotografo francese che ne fa un artista di fama internazionale.

Giovanni Cammarata, combattente della seconda guerra mondiale, di rinascita mosaicista, una passione che -tra regolarità delle linee e rivalorizzazione degli scarti- ha permesso all’artista di trasformare la sua dimora in casa-museo.

Infine Israele, nome d’arte di un ex muratore, eremita per scelta, artefice di mosaici e pitture ridondanti sui temi dell’Apocalisse e della continua lotta tra bene e male. Dedica ogni giorno della sua vita alla decorazione del “tempio degli angeli”, una costruzione realizzata nel corso degli anni con le sue sole mani.

Il viaggio dell’ultimo Venerdì Insieme ha avuto inizio nella sala Avis di Ragusa e ha lasciato spiragli aperti su luoghi lontani della nostra isola.

Anche “i matti del paese” hanno qualcosa da dirci. Impariamo ad ascoltarli con le orecchie, gli occhi e il cuore.

Tags: , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑