Pubblicato il 22 Gennaio 2014 | di Andrea G.G. Parasiliti
0Gutenberg 2.0, cronaca del modulo preliminare e del primo modulo
Sono ancora aperte, fino al 31 gennaio, le iscrizioni a “Gutenberg 2.0”, il primo percorso per animatori della comunicazione sociale, promosso dalla Diocesi di Ragusa attraverso l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali in collaborazione con “Insieme”, “Libera” e “Generazione Zero”. Gli incontri si tengono presso il fondo antico della biblioteca diocesana. L’incontro preliminare di sabato 11 ha visto 14 partecipanti. Dopo l’introduzione ai lavori del dottor Gian Piero Saladino, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, la parola è passata rispettivamente ai rappresentanti di Generazione Zero, di Libera e di Insieme. In seguito il dottor Tonino Solarino ha curato la socializzazione fra i partecipanti. E infine, a chiudere i lavori, è stato il vescovo S. E. Paolo Urso che, citando un grande maestro di giornalismo, ovvero il polacco Ryszard Kapuściński (1932-2007), ha portato il suo saluto inaugurale. Il primo modulo effettivo, svoltosi sabato 18, ha registrato il raddoppiamento delle presenze effettive in aula. L’incontro di tre ore è stato suddiviso in quattro momenti: 1) Carmelo La Porta, teolologo morale e professore presso il liceo scientifico di Ragusa ha trattato il delicato tema dell’Etica della Comunicazione; 2) Antonio Lamonica, giornalista del quotidiano “La Sicilia” ha introdotto i partecipanti al quadro normativo e deontologico della professione giornalistica; 3) Giulio Pitroso di Generazione Zero ha portato avanti un esperimento di aggregazione redazionale; 4) Andrea G.G. Parasiliti, condirettore della testata on line di Insieme, ha tenuto una breve lectio sulla “parola”, sullo stile e sulla scrittura. Durante questo incontro il nostro vescovo ha salutato partecipanti e relatori e ha ricordato l’importanza di una comunicazione completa e corretta. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 1 febbraio e consterà di due momenti: un primo in cui lo stesso Gian Piero Saladino parlerà del piano della Comunicazione sociale; un secondo in cui Giulio Pitroso si focalizzerà sulla tecnica del reportage.