Pubblicato il 29 Luglio 2016 | di Redazione
0Servizio civile nazionale alla Fondazione San Giovanni Battista
Sono circa duecento le domande pervenute per i 62 posti disponibili sui tre progetti promossi dalla Fondazione San Giovanni Battista: “Passo Passo”, nel settore educativo rivolto ai minori, che si svolgerà su 14 sedi parrocchiali della Diocesi; “Marhaban” per assistenza ad immigrati e profughi su 4 sedi tra Ragusa e Comiso; “Tra culto e cultura”, attivo nell’ambito del patrimonio artistico e culturale e si svolgerà su 8 sedi in ambito diocesano.
Le graduatorie verranno rese note nelle prime settimane di settembre, al termine di una selezione che tiene conto di tre criteri: titoli di studio, esperienze pregresse in ambito di volontariato e colloquio attitudinale e motivazionale.
“La prima fase di selezione – afferma Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – offre alcuni spunti di riflessione. Sui progetti relativi all’accoglienza ai migranti ed alla valorizzazione del patrimonio artistico si confermano domande di giovani con curriculum fortemente qualificati, competenze specifiche di rilievo ed esperienze pregresse significative. Un dato che ci rende contenti perchè permetterà di avere a disposizione e di offrire ai destinatari finali dei servizi persone di alto livello. Tuttavia, uscendo per un attimo dalla funzione di promotori del Servizio, speriamo che giovani con così alta professionalità non siano costretti, dopo il servizio civile, a dovere trovare occupazione un po’ più stabile lontano dal territorio”.
Ancora diverse le note a margine per i candidati al progetto “Passo passo”. “La recente analisi del direttore della Caritas, Domenico Leggio – prosegue Solarino – trova ulteriore conferma. Concordo con lui quando parla di ragazzi in situazioni di svantaggio sociale che non trovano percorsi di impegno nelle offerte del territorio. Per varie contingenze oggi è venuto a mancare un punto di riferimento importante che era dato dalla Formazione professionale e molti ragazzi cercano nel Servizio Civile un luogo di approdo. Su “Passo passo” abbiamo ricevuto molte candidature di diplomati e di ragazzi dotati della sola licenza media. Dal momento che questo progetto riguarda proprio il settore educativo non possiamo ignorare questo segnale, considerato che gli investimenti nell’ambito educativo hanno bisogno di professionalità motivate e competenti”.