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Pubblicato il 8 Marzo 2017 | di Antonio La Monica

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Protocollo di intesa tra Fondazione San Giovanni Battista e FAI

Non solo una firma. Non certo una formalità. C’è molto di più nell’accordo siglato ieri pomeriggio tra la Fondazione San Giovanni Battista e la sezione di Ragusa del FAI. C’è il senso di una relazione che porterà buoni frutti, a cominciare dal recupero delle tre meridiane solari che si trovano nel chiostro del Convento dei Cappuccini presso i Giardini Iblei. Strumenti che il FAI, nella persona del suo capo delegazione, Saro Distefano, si è già impegnato a restaurare.

“La Fondazione – spiega il presidente Tonino Solarino – gestisce beni ecclesiali di pregio come Torre Canicarao a Comiso e la Chiesa di Santa Agata con l’Antico Convento dei Cappuccini a Ragusa Ibla. Abbiamo un progetto di Servizio Civile nel settore della promozione del patrimonio artistico-culturale intitolato “Tra culto e cultura”.  I nostri 18 volontari sono impegnati nelle chiese che operano all’interno del territorio di Ragusa occupandosi della fruizione turistica, religiosa e culturale. Ci è sembrato naturale mettere in connessione queste risorse con una realtà importante quale il FAI. Vogliamo offrire la disponibilità dei beni da noi gestiti per favorire la fruizione e la conoscenza nel territorio, con particolare attenzione alla promozione delle visite nelle sedi di attuazione del progetto di servizio civile e ad un potenziamento dell’apertura delle chiese. Di contro, intendiamo favorire la partecipazione dei volontari di servizio civile a iniziative ed eventi organizzati dal FAI. Sarà entusiasmante promuovere insieme progetti culturali e formativi che contribuiscano alla conoscenza e al rispetto del patrimonio culturale e ambientale e alla crescita del senso di responsabilità individuale e collettiva nei confronti di tale patrimonio”.

“Il Fondo per l’Ambiente Italiano, nella sua delegazione di Ragusa – spiega Saro Distefano – si impegna a promuovere attività ed iniziative nel campo dell’educazione al Patrimonio culturale e a favorire e collaborare ad un potenziamento dell’apertura delle chiese  del territorio di Ragusa. Intendiamo avviare percorsi di formazione, aggiornamento per i volontari di servizio civile impegnati nel progetto “Tra culto e cultura” e offrire a tutti loro delle esperienze di “lavoro sul campo” cosicché possano utilizzare in situazioni reali le conoscenze e capacità acquisite in occasione delle manifestazioni organizzate dal FAI”.

Tra gli altri obiettivi del protocollo c’è anche l’idea di sviluppare un’iniziativa congiunta al fine di bandire un concorso sulla Natività e Sacra Famiglia finalizzato alla diffusione della cultura della conservazione e della tutela dei Beni culturali, storici, artistici e naturali e progettare percorsi turistici per i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Fondazione nel territorio di Ragusa. “Questi progetti – concludono i promotori dell’iniziativa – sono finalizzati a favorire la conoscenza del territorio e del patrimonio artistico-ambientale e a sviluppare un’identità artistica-territoriale anche in chi è straniero”.

Il protocollo avrà una durata triennale.

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Autore

Giornalista professionista presso “La Sicilia”.



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