Pubblicato il 10 Febbraio 2014 | di Redazione
0Variazione di programma alla rassegna Orizzonti di corresponsabilità
A motivo dell’affluenza numerosa di fasce giovanili alla rassegna “Orizzonti di corresponsabilità” organizzata dall’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa, nonché della necessità di approfondire il tema della corresponsabilità da un punto di vista familiare, sociale e interculturale, con particolare attenzione a pagine di storia poco note degli ebrei in medio Oriente, l’equipe ha pensato di effettuare una variazione sostituendo il film in programma (Carnage di R. Polanski) con il film “Vai e vivrai” di Radu Mihaileanu (Francia/Israele 2005). La proiezione, ad ingresso libero, sarà effettuata al Cinema Lumiere di Ragusa (via Archimede 214), lunedì 10 febbraio alle ore 20.
Il film ruota attorno alla cosiddetta “Operazione Mosè”, organizzata nel 1984 dal Mossad, il servizio segreto israeliano, con la collaborazione della CIA e dell’NSA statunitensi, con l’obiettivo di trasferire in Israele un folto gruppo di ebrei etiopi (i “Falascià”), un gruppo di origine assai remota, facendoli passare attraverso dei campi profughi in Sudan. La costruzione dell’identità di una persona nel suo intrecciarsi con l’appartenenza a una razza, a una cultura, a una religione; le “maschere” indossate con estrema angoscia al fine di salvarsi la vita; il problema dell’accoglienza interrazziale vissuto dai Falascià che subiscono discriminazioni proprio da quel popolo ebreo che ha sperimentato l’obbrobrio della più infame persecuzione razzista; la loro discriminazione sul piano religioso; il ruolo di corresponsabilità vissuto da quanti si ritrovano a fare da genitori, costituiscono i tanti e densi temi affrontati da questo film, considerato da molti un vero e proprio capolavoro.
La proiezione sarà preceduta da un’introduzione e seguita da dibattito. Sono invitati in particolar modo genitori, insegnanti, giovani e quanti operano nel sociale.
Il percorso, composto da sei film d’autore, si snoda nelle città di Comiso (Teatro Naselli), Ragusa (Cinema Lumière) e Vittoria (Multisala Golden), ed intende affrontare diversi aspetti della corresponsabilità: la dimensione relazionale dell’essere umano, l’appello dell’altro alla coscienza, la responsabilità di coppia, di famiglia, di giovani, di educatori e di cittadini, l’impegno in una politica di valori, la solidarietà, gli ostacoli e le radici del male, le scelte di vita e il discernimento per la giustizia, il “prezzo” dell’amore.
Nel contesto attuale, particolarmente povero di valori e di senso, urge sempre più riscoprire quell’inesauribile dono di senso dato dall’istituzione della responsabilità radicale: non la responsabilità come «responsabilità per l’io», bensì come «responsabilità indeclinabile per l’altro», anteriorità e priorità sull’io, in specie quando si presenta sotto le vesti del povero, dello straniero, del sofferente. Si dischiuderebbero così importanti cammini di riconciliazione e di corresponsabilità, in cui ognuno avrebbe certamente molto da dare e dove le grandi tradizioni religiose dell’umanità potrebbero riscoprirsi unite nel fondare in un orizzonte trascendente le grandi scelte (morali) che ancora attendono l’umanità.