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Pubblicato il 30 Marzo 2017 | di Redazione

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Programma del Venerdì Santo a Vittoria

Venerdì 14 aprile, Venerdì santo, la Congregazione del SS.mo Crocifisso organizza a Vittoria la processione del Venerdì Santo, una tradizione tutta vittoriese dal 1657.

+ La storia
Nell’anno 1657 venne assegnato alla Congregazione del SS.mo Crocifisso il compito di fare una processione solenne dalla Chiesa madre al Calvario e ritorno. La Congregazione del SS. Crocifisso di Vittoria è stata fondata il 20 maggio del 1644 dal Ven. Padre Luigi La Nuza S.J. con il nome di Congregazione Secreta de’ 33. Riformata nel 1657, sempre dai Padri Gesuiti, nel 1678 venne aggregata all’Arciconfraternita del SS. Crocifisso di S. Marcello al Corso in Roma. Da allora, la congregazione ha sfidato le avversità e i rivolgimenti politici, riuscendo a sopravvivere a tutte le altre confraternite presenti a Vittoria.

La Congregazione ha istituito e tramandato – quasi senza alcun cambiamento – l’organizzazione delle due processioni del Venerdì Santo a Vittoria: quella del Mezzogiorno con cui si accompagna il Divino Simulacro al Calvario e quella della sera.

Dalla fondazione a oggi, la Congregazione ha riunito tutti i maggiorenti della città che gareggiavano nelle donazioni affinché quella che il popolo chiamava, allora come oggi, “a festa ro Signuri” divenisse sempre più sfarzosa e coinvolgente, riuscendo ad essere, insieme a quella del Santo Patrono – San Giovanni Battista – la più partecipata e la più amata dai Vittoriesi.

Il Cataletto durante la processione

La tradizionale processione del “Cataletto” – accompagnata dall’inconfondibile suono della “truoccula” – partirà alle ore 12:00 dalla Parrocchia San Giovanni Battista e percorrerà il consueto tragitto attraverso Via dei Mille fino a Piazza Calvario.

Dopo la crocifissione – ad opera della congrega dei “Crucifissari” – inizierà il momento dell’adorazione da parte della città, che durerà fino alla sera. Alle ore 20:30 inizierà la Sacra Rappresentazione e alle 21:30 vi sarà la Deposizione e la Processione col Cristo morto.

+ Approfondimenti
La processione del Venerdì Santo, a partire dal 1669, fu arricchita da una recita incentrata sul dramma della passione in versi dialettali recitati da popolani. Nel 1834, la Congregazione fece costruire un’urna in legno per trasportare il Cristo morto e deposto dalla croce e nel 1858 la sacra rappresentazione fu incentrata sul dramma scritto dal marchese Alfonso Ricca, ancora oggi in uso.

I Parti rappresentano la tradizione più sentita e amata dai vittoriesi, unica nel panorama della provincia in cui si preferisce festeggiare la domenica di Pasqua. Una tradizione, quella vittoriese, che deriva forse dalla religiosità spagnolesca del Seicento, tutta mirante al sangue e al dramma della morte più che alla resurrezione.

I parti si snodano attorno allo scritto del marchese Alfonso Ricca (1791-1850, vittoriese), fratello della madre del Barone Serafino Amabile Guastella, demologo chiaramontano del secolo scorso, scrittore, poeta e saggista di chiara fama.

Il componimento trova la sua prima messa in scena nove anni dopo la morte del suo autore (1859) e da allora viene sempre rappresentato, esclusi i periodi delle due guerre e il 1957 quando non si ebbe Sacra Rappresentazione. E’ composto da 450 versi endecasillabi sciolti, di stile ottocentesco e romantico, con talune peculiarità morfologiche e tematiche che rivelano un gusto per le figure retoriche, per l’enfasi e la declamazione, per una non sempre spontanea versificazione metrica.

Vari ricercatori ribadiscono l’ispirarsi della scrittura del Ricca a una sacra rappresentazione “Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù”, di Filippo Orioles, più nota come Mortorio di Cristo, largamente diffusa e conosciuta in Sicilia fin dal 1750. Dei diciannove personaggi del dramma dell’Orioles ben dieci si ritrovano nel testo del Ricca. Le tematiche che l’opera approfondisce non hanno spessore sacro. Presentano piuttosto una religiosità epidermica su elementi dialettici manichei e contraddittori. Fonte: Comune di Vittoria

Clicca [qui] per visualizzare la locandina.

a cura di Kewin Lo Magno


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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