Pubblicato il 22 Giugno 2017 | di Redazione
Ieri sera si è concluso il Festival delle Relazioni 2017
Si è concluso ieri sera sul sagrato della cattedrale San Giovanni Battista l’annuale Festival delle Relazioni, promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista e dalla Caritas diocesana.
Ad aprire la serata la giovane Sofia Gentile che ha proposto il brano “Cara mamma”. Dunque l’atteso intervento di Andrea Caschetto, l’ambasciatore del sorriso nel sud del Mondo. Il ragazzo ragusano ha offerto la sua testimonianza rivolgendosi anche ai tanti richiedenti asilo, rifugiati e ormai cittadini italiani e del mondo. “Non chiudete la vostra porta allo straniero” il suo invito.
Al poeta e filosofo Davide Rondoni è stato affidato il compito di riflettere sul tema “La speranza è un diritto”.
“Non si dovrebbe parlare di integrazione – spiega il poeta – se prima non impariamo a parlare di amicizia. L’arte dell’amicizia è impegnativa, in essa non si può barare, ma è solo nell’amicizia che si accoglie veramente l’altro, con le sue limitazioni, con i suoi pregi”.
La chiusura musicale del Festival è affidata ad Ambrogio Sparagna, apprezzato musicista, autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare, protagonista di una lunga attività concertistica di respiro internazionale realizzata in numerosi Paesi europei ed extraeuropei. Virtuoso dell’organetto, Sparagna, con il suo trio di polistrumentisti ha colorato la piazza di suoni avvolgenti e coinvolgenti. A rendere indimenticabile il concerto, la presenza di Mario Incudine, cantautore siciliano ormai molto più che una promessa nel panorama musicale italiano.
Prosegue fino al 28 giugno presso la Chiesa della Badia la mostra “Arte profuga”, a cura di Giampiero Carta, con la possibilità di ammirare gli abiti della stilista di moda Loredana Roccasalva, Carmen D’Aleo, Ilaria Caruso. Sono state esposte anche le creazioni degli ospiti dei centri di accoglienza di “Borgo Tresauro” e dei progetti Sprar gestiti dalla Fondazione San Giovanni Battista. Uno spazio è stato riservato ai mandala creati dagli studenti della scuola Ecce Homo in collaborazione con i richiedenti e titolari di protezione internazionale.
Presto sulla pagina Facebook del Festival sarà possibile vedere le videoregistrazioni degli eventi.