Vita Cristiana

Pubblicato il 26 Giugno 2017 | di Agenzia Sir

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Conclusi i festeggiamenti per il Patrono

Dopo che l’altro giorno è stata benedetta la nuova statua di San Giovanni Battista, sistemata nei giardini della Cattedrale, realizzata grazie alla donazione di alcuni componenti della comunità e benefattori, e dopo che è stato inaugurato il saloncino, con ingresso da via Roma 132, intitolato alla memoria di padre Carmelo Tidona, già parroco della Cattedrale, dopo tutta una serie di appuntamenti si sono conclusi i festeggiamenti riguardanti la solennità della Natività del precursore.

Giorno 24 alle 20,30 si è celebrata la santa messa presieduta dal parroco della Cattedrale don Girolamo Alessi con la partecipazione del gruppo “Portatori del fercolo di San Giovanni”. Ad animare il rito è stata la corale giovanile della Cattedrale. Durante la celebrazione delle sante messe sono state raccolte raccolte, con apposite buste, le offerte dei fedeli per i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista in programma dal 19 agosto al 9 settembre.

L’occasione quest’anno ci induce ad accennare un dovuto ricordo allo scomparso grande parroco don Carmelo Tidona sottolineando il suo impegno nella comunicazione, nel sociale ed in altre mille realizzazioni . Giornalista Pubblicista sin dal 1991, Don Carmelo Tidona è stato tra i fondatori e i più attivi animatori del nostro giornale, il periodico di informazione della diocesi di Ragusa, e prima ancora della emittente radiofonica Radio Insieme: di recente ha curato la pubblicazione di “Famiglia parrocchiale”, il “giornalino” di informazione distribuito periodicamente in Cattedrale a tutti i fedeli per tenerli aggiornati sulla vita e sulle attività della parrocchia.

Nella sua esistenza tante sono state le realizzazioni portate a compimento, per alcune delle quali ha dovuto inghiottire “in silenzio” tanti bocconi amari, si racconta che tra i suoi ammonimenti ne privilegiasse due…”meglio sbagliare per eccessiva bontà piuttosto che per cattiveria”…e anche “non si tirano pietre” ! Troppo lungo enumerare gli incarichi e le nomine ricevute in oltre mezzo secolo di presbiterato. Così come arduo elencare le cose fatte, ne citiamo alcune: grande attenzione ha riservato alla cura e manutenzione della Cattedrale, della facciata e del suo interno, nel 1995 viene rinnovata ed elettrificata la Campana.

Poi una realizzazione encomiabile, la costruzione della Clinica San Giovanni oggi luogo d’eccellenza convenzionato per malati neurologici con 28 posti letto ed utilizzata come CTA. Nel 2004 viene acquistato Palazzo Garofalo in corso Italia divenuto sede del Museo della Cattedrale e superba location per eventi culturali e mostre. Poi c’è la ristrutturazione della Villa Bachelet a Marina di Ragusa destinata a casa vacanza per turismo sociale e religioso. Di lui ha scritto tra le altre tante testimonianze il prof. Giorgio Flaccavento: “Già dagli anni ’70 fu lui a farmi da guida non tanto per l’importante ruolo che egli rivestiva quale Vicario del Vescovo di cui non mi fece mai sentire il peso, quanto piuttosto per la differenza di carattere, quanto istintivo e impulsivo sono io e spesso imprevidente, tanto lui è riflessivo e pacato” ( doti che lo contraddistingueranno sempre ! ).

Padre Tidona ha sempre dimostrato una profonda fedeltà ad una città e ad un quartiere che ha amato con tutte le sue forze, sin dal suo insediamento nella parrocchia di San Giovanni le sue attività sono state finalizzate non solo all’attività parrocchiale ma anche a quelle sociali e culturali dell’intera città. Ed il prof. Flaccavento ricorda anche le miriadi avventure vissute insieme a lui nello sforzo di rivitalizzare il centro storico. E sono stati evidenti da una parte l’entusiasmo dell’immaginazione e dall’altra l’accorto realismo dell’organizzazione. E bisogna ringraziare don Carmelo per aver creduto con tutto se stesso a ciò che ha ritenuto utile per la crescita della comunità non solo parrocchiale ma largamente umana. E lui è stato parte fondamentale per la nascita del Museo diocesano, e poi il Comitato per le Chiese di Ibla, Ibla Viva, la stessa legge speciale di Ibla, e tanto altro ancora come il Centro di restauro, il restauro e la utilizzazione del Convento dei Cappuccini, la lotta contro il progressivo spopolamento della parrocchia San Giovanni.

Tutto questo gli ha procurato meritate soddisfazioni, ma anche tante amarezze che ha portato nascoste nel suo animo senza quasi mai trapelarle ( tra queste le vicissitudini legate al convento nei Giardini Iblei divenuto croce e delizia di padre Tidona in qualità di presidente della Fondazione San Giovanni Battista ). Non possiamo congedarci senza citare il libro di Flaccavento “Uomini, Campagne e chiese delle due Raguse”, una sorta di grido di dolore sullo status della città, edito dal Comitato per le Chiese di Ibla. Quest’ultimo ha svolto il ruolo di un insolito laboratorio di urbanistica partecipata, queste le parole del compianto don Carmelo “Non consta che in altre diocesi e provincie di Sicilia sia sorta una struttura simile, Comitato che è riuscito a catalizzare l’attenzione e gli interessi del popolo, delle associazioni, degli ordini professionali, del mondo politico e della economia, in un momento preciso della vicenda storica di Ragusa, riscuotendo il contributo di idee, di azioni di un popolo che ha saputo assolvere un grande dovere civico di umanità e convergenza”.

Questo e molto, molto altro ancora è stato don Carmelo Tidona: ha lasciato alla sua città un ricordo imperituro ed un esempio di vita e di opere che non potranno essere emulate.-

 

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