Pubblicato il 25 Febbraio 2014 | di Agenzia Sir
0Pittura e musica: connubio vincente al teatro Donnafugata
153° appuntamento con Ibla Classica International, in programma al Teatro Donnafugata
Non ha certamente deluso le aspettative , tutt’altro: è stato un evento ricco di emozioni sia per l’ascolto che per lo sguardo. Si parla naturalmente dell’appuntamento di Ibla Classica International – il 153° – , in programma al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, come sempre straripante di spettatori attenti ed amanti della bella musica, ma amanti nel contempo delle forme d’arte di pregiata fattura, la pittura in particolare.
Il direttore artistico della stagione concertistica dell’A.Gi.Mus, Giovanni Cultrera, che ama dialogare con altre discipline artistiche, ha scelto di omaggiare le eccellenze iblee nel canto e nello studio ed esecuzione strumentistica, dedicando loro un premio, che è stato introdotto dalla mostra pittorica di “Ausilia Miceli”, vero talento nel variegato panorama artistico ibleo, un evento che è stato capace di creare un’affascinante interazione tra musica e pennelli.
Le opere dell’artista esposte nel foyer del teatro hanno il potere di vivere di toni intimi e delicati con raffinati contrasti cromatici e testimoniano un’autonomia e una sensibilità aperta che si manifesta nella ricerca di diversità tra le opere stesse, finalizzate alla realtà umana, vista naturalmente , e non può essere altrimenti, dagli occhi di un’artista che ha fatto della pittura la sua ragion di vita. L’inaugurazione della mostra “Note di colore” è stata accompagnata dal concerto di Salvatore Lorefice al violino e Daniele Lorefice al violoncello, due giovani talenti che sono stati apripista dell’attesa serata conclusasi con l’attribuzione del “Premio Ibla Classica International 2014”.
Il premio, che l’A.Gi.Mus. inserisce ogni anno all’interno della stagione concertistica, ha visto in primo piano l’esibizione di due affermati artisti nella disciplina del canto, il basso Matteo Ferretti e l’affascinante Carmen Maggiore, soprano, che hanno magistralmente interpretato , anche duettando, nelle romanze di Francesco Paolo Tosti, come Rosa e ‘A Vucchella, per passare all’Opera con celeberrimi brani tratti dal Don Giovanni di Mozart o la Boheme di Puccini, ed altro ancora, accompagnati al pianoforte da Ruben Micieli. Notevole poi l’esibizione del contrabbassista Francesco Musso e del violoncellista Daniele Lorefice . Applausi meritati ha poi riscosso il giovane pianista Nicolò Cafaro poco più che tredicenne.
Da sottonlnieare che la mostra “Note di colore” di Ausilia Miceli resterà aperta fino al prossimo 30 marzo . Abbiamo avvicinato l’artista per chiedere le sue sensazioni legate alla splendida serata chiedendole cos’e per lei la pittura: “ La pittura, come la poesia, – ci ha confessato – traspone il mondo e la vita in un altrove che è, allo stesso tempo, lievissimo sogno ed estrema realtà. Riprodurre la realtà non è un “copiare la realtà” ma è un modo per trasmettere le sensazioni che la realtà da, portando la realtà stessa ad una sospensione irreale, nel tempo e nello spazio, stabile e duratura.”
Ausilia Miceli nasce nel 1969 a Siracusa, e la sua vita sarà itinerante tra diverse città siciliane che inevitabilmente ne condizioneranno la vita artistica. La sua forte inclinazione all’arte la porterà a frequentare l’Accademia di Belle Arti ed a laurearsi in scenografia con il massimo dei voti. Il trasferimento nella provincia di Ragusa, si rivelerà di grande arricchimento sia per il fascino dei luoghi legati alle proprie origini, sia per l’osservazione di quegli scorci naturali, del mare, dei colori intensi e cangianti che rappresenteranno materia fondamentale per le sue pitture. La cromaticità, il senso della luce, la concretezza sono i valori che caratterizzano la pittura di Ausilia Miceli che crea un personale segno, denso di colore, per rappresentare la realtà.
Dalle sue opere emerge in modo evidente una pittura essenziale e intensamente carica di umanità, realizzata con toni intimi e delicati, con raffinati contrasti cromatici. La diversità delle opere, non solo in termini materici ma anche teorici, testimoniano la loro autonomia, la molteplicità di uno spirito che intende fornire la conoscenza di percorsi diversi e di una sensibilità non omologata ma aperta, finalizzata alla realtà umana. Ausilia Miceli ha acquisito mezzi e tecniche, che, sostenuti dalla particolare inclinazione ad utilizzare una tavolozza alquanto diversificata, le permettono di dar corpo alla sua ispirazione creativa e muoversi agevolmente tra le espressioni del linguaggio pittorico. Numerose opere quali ‘Ignominia’ – nella foto – ( legata alla barbarie della Shoah ), ‘Buio scarlatto’, ‘L’amante’, ‘Impronte di suoni’, ‘L’estasi’, ecc testimoniano il deciso fermento emotivo, sempre in ritmico rapporto di tesi ed antitesi fra la sfavillante gamma atemporale dei colori sui quali le opere si animano per respirare di questo mondo.
Ed ora l’attesa è per il prossimo concerto di Ibla Classica International, il 154° – con ‘Qui la voce sua soave…’ – Les chemins de l’amour – con Sung Hee Park ( Corea ) soprano, Boris Kraljevic, pianoforte (Montenegro), in scaletta musiche di Haendel, Vivaldi, Bellini, Puccini, Hoffmann, Grieg