La congregazione del SS. Crocifisso di Vittoria celebra la festa dell’Esaltazione della Santa Croce
Nella splendida cornice della Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria, è stata celebrata la S. Messa in occasione della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, presieduta dall’Arciprete Parroco Don Vittorio Pirillo, insieme a Mons. Giuseppe Calì, Arciprete emerito. La celebrazione, accompagnata dalle musiche e dalle voci sublimi del Coro Polifonico Ibleo, ha visto la Congregazione del SS. Crocifisso, guidata dal Presidente dott. Vittorio Campo, impegnata come ogni anno nell’animazione, in qualità di massimo custode dei riti della Santa Pasqua di Vittoria, il cui epicentro religioso è appunto costituito dalla Passione di Cristo. L’odierna solennità affonda le sue radici nel IV secolo dopo Cristo, ai tempi dell’imperatore Costantino. Sua madre, sant’ Elena, come riferisce una tradizione, ritrovò a Gerusalemme, nei pressi del Golgota, il sacro legno della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, alcune parti della quale furono portate a Roma.
Un preziosissimo frammento di quella Santa Croce è contenuto in uno stupendo reliquiario d’argento, opera pregevolissima realizzata nel 1747, che è stato recentemente restaurato ad opera della Congregazione, così come viene curato l’intero patrimonio di arte sacra che si riferisce al rito del Venerdì Santo. Il reliquiario, come sempre al termine della celebrazione eucaristica, viene presentato e portato in processione dall’Arciprete insieme ai confrati. Infine, su invito di Don Pirillo, tutti i fedeli presenti hanno baciato la reliquia della Croce Santa, come atto di adorazione a Gesù Cristo Salvatore. Viene in tal modo ricordato l’immenso amore che Dio ha avuto e ha per ciascuno di noi, avendo donato sulla Croce il proprio Figlio Unigenito per la salvezza nostra e del mondo intero. Ed è proprio questo il senso della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, motivo per tutti i cristiani di grande gioia.
Angelo D’Errico
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Redazione "Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.
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