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Pubblicato il 13 Ottobre 2017 | di Redazione

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“STRASCICO”: maxi operazione della Polizia di Stato di Ragusa

La Squadra Mobile della Polizia di Ragusa, nella notte dell’11 ottobre scorso, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un gruppo criminale quasi tutto catanese che eseguiva furti e ricettazione a danno di aziende del settore edile.

L’operazione investigativa è partita dalla denuncia da parte di un’azienda edile di Comiso, la quale ha subito un ingente furto stimato per circa 500.000 euro commesso nella notte del 29 novembre 2016, riducendola sul lastrico.

La fiducia nelle autorità ha permesso così di far partire nell’immediato le indagini unitamente al personale del Commissariato di Polizia di Stato di Comiso, individuando una delle due vetture di proprietà di uno degli indagati che veniva utilizzata per commettere il reato di furto aggravato. Questa prima operazione è stata solo la prima tappa: infatti gli sforzi investigativi sono stati enormi ma grazie a costanza, determinazione e professionalità degli uomini della Polizia di Stato si è riusciti a risalire ad altri centri periferici nella quale il gruppo operava.

Alla fine del mese di dicembre del 2016, la Procura della Repubblica di Ragusa diede l’autorizzazione a proseguire con le intercettazioni telefoniche, risalendo così finalmente ad un cospicuo gruppo criminale non organizzato che eseguiva reati contro il patrimonio in quasi tutte le provincie siciliane (Ragusa, Siracusa, Enna, Messina, Caltanissetta e Palermo). Questo gruppo criminale aveva il suo covo proprio a Catania, reclutando di volta in volta leve che fossero disposte ad eseguire il colpo.

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che per riunirsi, dare disposizioni e commettere i furti, essi comunicavano in modo crittico simulando una battuta di pesca; da qui infatti l’operazione di Polizia ha preso il nome di “Strascico”.

Si è scoperto anche che il gruppo di solito andava a svolgere l’attività criminale solo nei giorni feriali incontrandosi a Catania in Piazza Caduti del Mare o meglio conosciuta come “u tunniceddu da Playa”; lo stesso posto era utilizzato come quartier generale, sito in una zona più alta facente parte del quartiere San Cristoforo, quartiere con alta densità criminale. Per questo motivo, spiega il dott. Antonino Ciavola capo della Squadra Mobile di Ragusa durante la conferenza stampa di oggi, l’operazione investigativa è stata molto delicata ed impegnativa.

Il gruppo si sentiva ben al sicuro anche perché tutto veniva sempre ben pianificato: una “squadra” composta da pochi individui impegnata per i sopralluoghi e almeno una decina di persone per consumare i reati; la refurtiva veniva poi subito “piazzata”.

Buona parte della refurtiva è stata intercettata e con loro alcuni dei ricettatori, com’è stato per Indelicato Giuseppa, incensurata, proprietaria di un’azienda di rottamazione metalli sita nel quartiere “Zia Lisa” a Catania, la quale incassava parte della refurtiva.

Il lavoro della Polizia di Stato è stato importantissimo per sgominare un pericoloso gruppo criminale abituato a commettere reati spregiudicati, tranne per la Indelicato incensurata, tanto che al momento dell’arresto non hanno opposto resistenza. La Squadra Mobile di Ragusa ha dovuto pianificare ogni servizio avendo come unico obiettivo quello di sgominare il cospicuo gruppo criminale.

In alcuni casi è stato possibile risalire e di conseguenza recuperare parte della refurtiva ad esempio: per un furto di denaro contate sito in un ingrosso d’abbigliamento in provincia di Catania, gli indagati si tradivano per l’euforia (riscontrato durante le intercettazioni); da li a poco la perquisizione a casa di alcuni degli arrestati e rivenendo così parte dell’ingente refurtiva (solo 15.000 euro); a marzo 2017 è stata rinvenuta un’autobotte rubata a Messina del valore di circa 40.000 euro; ad aprile 2017 è stata rinvenuta della raccorderia e rubinetteria proveniente dal furto presso l’azienda appaltatrice per la distribuzione dell’acqua nella provincia di Caltanissetta; il recupero di un escavatore proveniente dal furto avvenuto a Catania e di un autocarro da Avola in concomitanza con l’arresto di Binghiac Ciprian.

Le indagini sono state sospese nel maggio 2017 poiché sono stati raccolti elementi a sufficienza  a carico di 17 persone per l’arresto in misura cautelare disposta dalla Procura della Repubblica di Ragusa. La Squadra Mobile di Ragusa ha raccolto prove per oltre 20 reati contro il patrimonio consumati su tutto il territorio siciliano a danno delle imprese colpite, mettendole in ginocchio.

Il servizio egregio è stato svolto dagli uomini della Mobile in servizio presso la Questura di Ragusa, diretti dal Dott. Salvatore La Rosa, che nella notte dell’11 ottobre scorso hanno raggiunto i colleghi della Polizia Scientifica, Squadra Mobile di Catania ed Enna, con i Reparti Prevenzione  Crimine e le Unità Cinofile di Catania e Palermo. Un corpo composto da ben 120 poliziotti ha fatto irruzione nelle abitazioni dei 17 destinatari del provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Ragusa, dove quattro di loro sono ancora ricercati. Le manette sono scattate per:  1-Aulino Daniele, inteso “Gallina”, presente in banca dati Forze di Polizia per i reati di furto aggravato in corso e per spaccio di stupefacenti; 2- Belpanno Francesco, detto “Cipolla”, precedenti per reato di stupefacenti e furto aggravato in corso; 3-Binchiac Ciprian, per reati contro il patrimonio; 4-Fisichella Gaetano, detto il “Tano Cinque Lire”, precedenti per reati contro il patrimonio; 5-Fisichella Giovanni, precedenti per reati contro il patrimonio; 6- Fisichella Pietro, precedenti per furto e stupefacenti; 7-Gobbi Gianluca, precedenti per furto aggravato, danneggiamento, truffa e ricettazione; 8- Indelicato Giuseppa, sottoposta agli arresti domiciliari; 9- Litrico Salvatore, detto “Turi Spascio”, precedenti per reato contro il patrimonio, associazione a delinquere finalizzata al furto dei mezzi d’opera; 10-Saia Vincenzo, detto “Enzo U Tartaruni”, precedenti per reati contro il patrimonio; 11- Strano Agatino, detto “U Puddasciu”, precedenti per furto aggravato, danneggiamento, ricettazione, evasione e stupefacenti; 12-Vitale Stefano, precedenti per reati contro il patrimonio; 13- Torrisi Rosario, precedenti per furto aggravato in concorso, rapina, ricettazione, estorsione e spaccio di stupefacenti.

La cattura e la buona riuscita delle indagini è stato tutto merito degli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa e la piena sinergia con la Questura di Catania. Il Procuratore della Repubblica, il dottor. Fabio D’Anna, durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina, complimentandosi con tutti coloro che hanno partecipato all’operazione, ha voluto ribadire che la soddisfazione non è necessariamente proporzionale al clamore dell’operato, ma la soddisfazione nasce dall’essere così riusciti a intercettare e sgominare organizzazioni criminali che operano a discapito delle piccole realtà; quindi il nostro messaggio attraverso tale operazione è quello di essere sempre più a tutela del cittadino e quindi di queste piccole realtà che infondo sono coloro le quali , se pur a fatica, a mettere in moto l’economia del nostro paese.


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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