Vita Cristiana

Pubblicato il 3 Novembre 2017 | di Redazione

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I trent’anni del coro Ecce Homo con la gioia di cantare e pregare

Festa grande nella parrocchia SS. Ecce Homo a Ragusa per due grandi eventi. Le celebrazioni per il 25esimo anniversario da quando è stata istituita la festa esterna in onore della Madonna del Rosario, e anche per la ricorrenza del 30esimo anniversario della fondazione della corale “Ecce Homo” .

30 anni: sembrava un traguardo impensabile da raggiungere e invece eccoci a festeggiare con gioia la meta raggiunta, grazie soprattutto all’impegno e alla dedizione di alcune colonne portanti del coro.

Credo siano poche le corali che conquistano questo traguardo, raggiunto con alcune persone della prima ora. Quello che rimarrà integro dentro ognuno di noi, è l’amore per il coro e il  grande orgoglio di averne fatto parte, avendo contribuito nella misura della propria disponibilità e capacità alla sua crescita. Ciò che emerge con forza sono anche i legami di amicizia che tengono uniti i coristi tra loro, protesi verso una comunità che cerca di vivere all’unisono l’avventura della vita in un cammino di fede.

Quando si festeggia il compleanno di una persona cara è un momento importante e significativo, ma è ancora più bello festeggiare i trenta anni di un gruppo corale che abbraccia molte persone e ricordare il cammino fatto insieme per la crescita della comunità dell’Ecce Homo.

In verità – dopo trenta anni – a questo punto ci si accorge che piano piano, qualcosa sta cambiando; la volontà e l’ardore di un tempo non è più suffragato dal vigore fisico.

I problemi, gli eventi, purtroppo, condizionano la vita del coro. Molti di noi hanno famiglia, figli, lavoro, scuola,  ma nuove voci si uniscono a quelle storiche dando nuovo vigore al nostro impegno. La nuova linfa canora ci permette così di continuare con dignità il nostro servizio “per una liturgia bella e coinvolgente”.

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Era il 12 settembre 1987, il vescovo monsignor Angelo Rizzo nominò amministratore della parrocchia il giovane sacerdote don Carmelo Leggio, poi il 6 agosto 1988 lo nominò parroco in sostituzione di don Giuseppe Guardiano.

Dall’insediamento di padre Leggio, nella parrocchia si è avuto un rinnovamento di giovani volenterosi di fare insieme un cammino cristiano, di confrontarsi l’uno con l’altro per una crescita comune e con l’impegno di servire il Signore come ognuno poteva fare.

Tutto è iniziato per scherzo. Da qui la necessità di un coro che guidasse opportunamente l’assemblea in modo da facilitare la partecipazione attiva dei fedeli all’azione sacra. Un giovane studente Alessandro Licitra lanciò l’idea, subito raccolta da un altro giovane studente Antonello Cassarino.

Il coro parrocchiale “Ecce Homo”, in questi trenta anni di canto liturgico ha attraversato e accompagnato i momenti principali della vita della comunità parrocchiale, con passione, fedeltà, competenza, prestando un servizio di lode a Dio e alla Chiesa ragusana. Tale azione, concretizzata nella presenza fedele alla celebrazione eucaristica di ogni domenica e di ogni solennità e festa parrocchiale, non è mai mancata in questi trent’anni di attività.

All’inizio eravamo in pochi, ma di volta in volta il gruppo si è ingrandito fino a raggiungere una trentina di persone, il giorno di Pasqua 1988 quando per la prima volta abbiamo animato la santa messa. Da allora è iniziata l’avventura che dura ormai da trenta anni e che ha visto l’impegno del coro crescere in continuazione in varie direzioni.

Il coro “Ecce Homo” ha saputo trasformare la sua passione per la musica in un autentico e profondo itinerario cristiano e in una responsabile partecipazione alla vita della comunità parrocchiale.

La funzione religiosa è il ruolo che nella corale assume un’importanza particolare: il canto infatti, che è già di per sè è preghiera, arricchisce ogni celebrazione liturgica di toni più dolci ma, soprattutto, stimola e favorisce quella comunicazione intima che nasce dal cuore e parla al Signore.

La testimonianza di questo coro è stata così ricca di fascino da suscitare anche in altre comunità parrocchiali il desiderio e l’impegno a crescere e creare compagini canore per animare la sacra  liturgia  in  diverse  occasioni diocesane.

Il 14 marzo 2013 si ha l’insediamento del nuovo parroco padre Giovanni Bruno Battaglia. Il coro Ecce Homo non poteva mancare a questo importante evento nella nostra parrocchia.

Oggi festeggiamo i trent’anni di attività del coro. Non abbiamo raggiunto “il traguardo” bensì “un traguardo”. Abbiamo concluso una tappa importante, siamo giunti all’inizio di un’altra strada che verrà percorsa sempre animati dall’amore per il canto, dalla gioia dell’amicizia, dalla volontà del servizio.

Per l’occasione è stato stampato un libro ricco di ricordi  e avvenimenti con immagini significative per ricordare l’impegno profuso dal coro e lo spirito che ci ha guidato in tanti anni di attività parrocchiali (si può richiedere in parrocchia).

Il maestro Antonello, una guida sicura

Una nota di merito spetta al maestro Antonello che dirige il coro e coordina fin dal primo “vagito”. Antonello è per il nostro coro una figura insostituibile. Fin dai primi incontri è entrato in sintonia perfetta con noi, condividendo idealità, progetti, modi per realizzarli.

In particolare ha saputo conquistare la stima e la fiducia di ognuno di noi e del gruppo nel suo insieme.

Egli è senza dubbio, una guida sapiente, un uomo capace di lasciare una forte traccia in tutti noi, per il suo inconfondibile spessore umano e professionale, la sua profonda cultura, il suo spirito di osservazione. Molte volte durante le prove, tante faticose e impegnative, è fondamentale – dice Antonello – essere paragonati a quello del seminatore: «per raggiungere un buon risultato del canto dobbiamo prima seminare bene per raccogliere poi buoni frutti».

Pensiamo che in Diocesi non ci sia una parrocchia fortunata come la nostra per aver trovato una persona con la disponibilità e l’amore per la musica e il canto come Antonello, un collaboratore prezioso e generoso, di una squisita modestia, ma di grande competenza liturgica e musicale, che per il coro è una presenza insostituibile fin dal suo inizio.

Salvatore Gurrieri

 


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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