Pubblicato il 21 Novembre 2017 | di Redazione
0Ripartire ponendo al centro formazione fisco, piccole imprese e trasparenza
Oltre alle riflessioni sull’ impegno dei cattolici nel sociale e in politica, il cammino che ci ha portato alla Settimana sociale di Cagliari e i suoi lavori hanno prodotto delle proposte concrete. Il filo di Arianna a Cagliari è costituito dalla sostenibilità ambientale e dalla condanna del dumping sociale.
Per ridurre la disoccupazione giovanile sono state presentate da Sergio Gatti, al presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, delle proposte concrete:
1) Rimettere il lavoro al centro dei processi formativi. Incentivi all’assunzione e in modo strutturale, rafforzando la filiera formativa professionalizzante nel sistema educativo italiano. Spesso i nostri giovani sono istruiti su cose che non potranno mai utilizzare. Rivedere la questione dell’alternanza scuola lavoro in quanto in molti casi, soprattutto al Sud, quando non ben preparata, si riduce ad una perdita di tempo per tutti, dagli insegnanti, che non riescono a completare il programma, ai ragazzi perché non apre loro reali prospettive di lavoro. L’intervento legislativo nella sua realizzazione ha incontrato diverse ostacoli che andranno rimossi.
2) Canalizzare i risparmi dei Pir (Piani individuali di risparmio) anche verso quelle piccole e medie imprese, non quotate in Borsa, che rispondano ad alcune caratteristiche di coerenza ambientale e imprese sociali.
3) Intervenire sul sistema degli appalti e inserire tra i parametri la responsabilità sociale, ambientale e fiscale delle imprese, con certificazione di un ente terzo. Nonostante la riforma, tuttora il 60 per cento delle aggiudicazioni avviene attraverso il massimo ribasso con una duplice possibile conseguenza: o l’impresa fallisce oppure fa economie spaventose scaricate sul personale e sui materiali.
4) Riordinare la giungla delle aliquote Iva. Rimodulare le aliquote, che attualmente variano dal 4 al 10 per cento e al 22 per cento, per le imprese che rispettano i criteri ambientali e sociali minimi. Il provvedimento avrebbe un “impatto zero” per la finanza pubblica.
Tre le proposte presentate al presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, frutto del lavoro dei convegnisti, di cui un terzo giovani:
1) Armonizzazione fiscale ed eliminazione dei paradisi fiscali all’interno dell’Unione europea, progressivamente ma indispensabilmente.
2) Investimenti infrastrutturali e investimenti produttivi, anche privati e loro trattamento nelle discipline di bilancio.
3) Integrazione nello Statuto della Bce del parametro dell’occupazione accanto a quello dell’inflazione come riferimenti per le scelte di politica economica.
Di Renato Meli