Pubblicato il 18 Dicembre 2017 | di Redazione
0Settimana dell’Università con la Fuci a Lingue a Ibla
Nella mattinata del primo dicembre, nei locali della facoltà di Lingue a Ibla, il gruppo Fuci di Ragusa ha incontrato gli studenti.
È stato un momento del percorso formativo che culmina nella “Settimana dell’università”, giunta alla decima edizione: un appuntamento annuale la cui specificità consiste nell’evidenziare la preziosità della relazione con l’Università, dell’impegno nell’Università e della cura comune per l’Università.
Il momento è stato articolato in alcuni banchetti destinati all’offerta di delucidazioni circa la proposta fucina agli studenti. Altro cenno è consistito nella distribuzione del nostro primo portfolio “Haternet”, attinente gli allarmanti fenomeni d’odio dilaganti su internet e, specificatamente, nei social network. La tematica è stata scelta e sviluppata secondo le prospettive e le sensibilità proprie dei diversi membri che hanno voluto così esprimersi, motivatamente – cioè in seguito ad un approfondimento e un discernimento personale – su un argomento di stringente attualità e di loro interesse, raccordandosi nel confronto dialettico e nella carità intellettuale che da sempre sono peculiari del gruppo.
Il titolo scelto dal gruppo Fuci di Ragusa e che accompagnerà i nostri passi durante l’anno accademico è stato “Su una strada comune”, non solo per ampliare il respiro dell’iniziativa annuale federativa a livello locale, ma a motivo della disposizione all’ascolto delle dimensioni e delle sfumature (culturali ed esistenziali, sociali e universitarie) degli studenti al fine di disporre il gruppo ad un servizio qualificato e attento tanto all’individuo mediante il disegno di una formazione integrale della persona, quanto alla comunità studentesca tramite la collaborazione con gli organi istituzionali e le realtà associative universitarie e l’interazione proficua con il territorio, intraprendendo percorsi di cittadinanza attiva e creando reti di relazione specifiche alla fisionomia dell’offerta didattica.
A tal proposito, gli studenti sono stati invitati ad animare gli incontri che si tengono a cadenza settimanale in via Aldo Moro, 31. Questi ultimi si connotano per promuovere un cantiere di laicità in cui, con stile democratico e in piena autogestione, saperi e interessi di ricerca plurali si integrano, coniugando in una tensione circolare due istanze: da un lato, la responsabilità del tempo nello studio e la scelta di una condivisione che si fa servizio, dall’altro, la ricerca sperimentata in università che diviene metodo per approfondire tematiche e fenomeni politici, sociali, economici e via discorrendo in una visione multiprospettica restituita dagli studi dei ragazzi. Soprattutto è vivo il desiderio di fare sintesi dello sviluppo intellettuale con la ricerca spirituale in un’ottica di vicendevole discernimento: si tratta, infatti, di distinguere una proposta cristiana capace di interpretare le speranze e di essere portatrice di senso nei luoghi e nei dibattiti contemporanei.