Pubblicato il 18 Dicembre 2017 | di Alessandro Bongiorno
0I nuovi collegi iblei di Camera e Senato
Proviamo a entrare nei meccanismi della legge elettorale con la quale andremo in primavera a scegliere i nostri rappresentanti al Parlamento.
Con la definizione dei collegi, la nuova legge elettorale (Rosatellum) con la quale sceglieremo deputati e senatori può dirsi completa. Come è noto, è un sistema misto. Sceglieremo, cioè, alcuni parlamentari (un terzo) con il metodo maggioritario (il candidato che prende più voti nel collegio viene eletto) e altri (i restanti due terzi) con un sistema proporzionale che attribuisce ai partiti tanti più parlamentari quanto più alta è la percentuale di voti raggiunta.
Entriamo nel dettaglio della provincia di Ragusa.
Così alla Camera
I comuni della nostra provincia sono stati divisi in due collegi. Nel collegio di Ragusa (il numero 8) sono stati inseriti i comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Modica, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli, Vittoria. Gli elettori di questi otto centri eleggeranno un solo deputato tra quelli il cui nome figurerà tra quelli indicati dalle varie coalizioni. Gli altri comuni della provincia (Giarratana, Ispica, Monterosso Almo, Pozzallo) sono stati invece inseriti nel collegio 9 con altri 15 comuni delle province di Siracusa e Catania (Avola, Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Militello, Noto, Pachino, Palagonia, Palazzolo, Portopalo, Rosolini, Scordia). Anche in questo caso sarà eletto deputato il candidato più votato.
Altri sette deputati li eleggeremo con il sistema proporzionale in un collegio che comprende le province di Ragusa, Siracusa e parte di Catania. Si tratta del cosiddetto collegio plurinominale (denominato Sicilia 3) nel quale ognuno di noi potrà votare solo per il simbolo di un partito. I seggi saranno assegnati in base alle percentuali ottenute da ciascun partito e saranno attribuiti ai candidati che i partiti stessi hanno posto in cima alla lista (se a un partito andranno tre seggi, a essere eletti saranno i primi tre posti nella lista senza che noi abbiamo altre possibilità di scelta).
Così al Senato
Stesso criterio per il Senato. Un senatore sarà eletto in un collegio uninominale maggioritario (viene eletto chi prende un voto in più degli altri) che comprende i comuni, oltre che dell’intera provincia di Ragusa, anche di Augusta, Avola, Buscemi, Canicattini, Carlentini, Cassaro, Floridia, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo, Portopalo, Priolo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.
Altri sedici senatori li eleggeremo con il sistema proporzionale (in base alla percentuale ottenuta dai partiti) in un collegio unico che comprende l’intera Sicilia e anche in questo caso i seggi saranno attribuiti seguendo l’ordine indicato dai partiti nella lista.