Pubblicato il 5 Febbraio 2018 | di Redazione
0Festeggiamenti in onore di Don Bosco
Come ogni anno, nelle case salesiane di tutto il mondo, il 31 gennaio si è festeggiato S. Giovanni Bosco. Anche nella casa salesiana di Ragusa, per questa occasione, si sono vissuti vari momenti.
Si è iniziato giorno 27 con la presentazione e il commento della Strenna 2018 da parte di Don Cassaro, preside dell’Istituto Teologico S. Tommaso di Messina. Quest’anno il messaggio trasmesso dal Rettor Maggiore alle comunità salesiane di tutto il mondo è “Signore, dammi di quest’Acqua – coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare”.
Si è proseguito il 30 sera, nella chiesa di S. Maria Ausiliatrice, con la veglia di preghiera in onore del Santo dei giovani, preparata da Don Salvo Renna, incaricato dell’oratorio, e presieduta dal direttore Don Edoardo Cutuli. Il clou dei festeggiamenti si è avuto il 31 gennaio che quest’anno, a differenza degli altri, è stato più particolare. Infatti durante la celebrazione eucaristica, presieduta da Don Edoardo, due coppie di aspiranti, Sandro con Daniela e Saro con Romina, hanno pronunciato la promessa per diventare Salesiani Cooperatori, dopo aver percorso un cammino di discernimento durato diversi anni.
Sono genitori impegnati, non solo nelle loro famiglie, ma anche nel sociale e hanno scelto di vivere la loro laicità secondo il carisma salesiano. Dopo la S. Messa, nel cortile dell’oratorio, si è vissuto un altro momento semplice ma importante: la scopertura di un poster con la preghiera dedicata a S. Giovanni Bosco.
Questo momento è stato voluto dai Salesiani Cooperatori del Centro Locale di Ragusa, che con questo dono, idealmente hanno voluto rendere la presenza di Don Bosco più sentita. Un modo come un altro per parlare o pregare con il Santo, nel cortile dell’oratorio, così come soleva fare Lui, con i suoi ragazzi, in quello di Valdocco tanti anni fa.
Infine la giornata si è conclusa in teatro, con la tradizionale “accademia”, dove si è assistito all’esibizione dei vari gruppi formativi dell’oratorio tramite canti, balli. scenette e video.
In questo fine mese di gennaio, si sono vissute giornate intense che hanno sancito ancora di più il senso di unione di famiglia di questa comunità dove tutti i componenti possono sentirsi figli di Don Bosco.