Cultura

Pubblicato il 24 Aprile 2018 | di Saro Distefano

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La cultura rende la città più bella

Un concerto emozionante, una visita naturalistica in luoghi vicini quanto sconosciuti, il ricordo di un grande ragusano e, nel mezzo, la presentazione di venti libri con un filo rosso: autore o editore ibleo. Questa in estrema sintesi la quarta edizione di “Lib(e)ri a Ragusa”. E come negli anni scorsi, e forse di più, il pubblico ha risposto positivamente, in termini di afflusso e di gradimento, oltre che di vendite dei libri nella sala Borsa “Pippo Tumino” della Camera di Commercio.

Tra le novità dell’edizione 2018 di “Lib(e)ri a Ragusa” anche tre nuove sale per la presentazione dei libri: l’hotel Montreal, il Caffè Letterario “Le Fate” e la “nostra” biblioteca diocesana “Monsignor Pennisi” allocata dentro il Vescovado e tanto apprezzata dagli autori, dagli editori e ovviamente dal pubblico da far sin da adesso immaginare un coinvolgimento anche maggiore nella edizione 2019 (e in tal senso parrebbe esserci anche il favore del direttore della Biblioteca, don Pippo Di Corrado).

«L’aspetto più significativo e certamente il più eclatante – spiega Giorgio Flaccavento, componente del gruppo organizzatore – è quello che vede in mostra autori e editori iblei. Libri che raccontano la storia di Pozzallo e pubblicazioni che riguardano importanti famiglie santacrocesi, insieme a romanzi e saggi storici. La nostra terra si dimostra, anche grazie alla nostra iniziativa, molto fertile sul piano culturale. Epperò c’è anche un secondo aspetto, nascosto e certo meno importante per il pubblico, ed è la composizione del gruppo organizzatore. Formato da una dozzina di amici – spiega ancora il preside Flaccavento – esso lavora molti mesi prima della formale inaugurazione del nostro piccolo festival. E questa collaborazione, oltre ad essere svolta ovviamente in maniera totalmente volontaria, è anche la dimostrazione che la conoscenza, la cultura, la voglia di dare e di darsi rende gli uomini e le donne migliori».

Il giorno della chiusura di “Lib(e)ri a Ragusa” è stato tributato un omaggio a Emanuele Schembari, scomparso ottantenne poco più di un anno fa. Il poeta, il giornalista, lo scrittore, il presidente del Centro servizi culturali è stato ricordato da non pochi suoi amici.

«Speriamo di rivederci il prossimo anno – ha detto in quella occasione Peppino Cultrera, altro organizzatore con Giorgio Massari, Pino Digrandi, Pippo Gurrieri, Giovanni Distefano, Emanuele Cavarra, Daniela Lalicata, Saro Ruggieri, Enzo Giompaolo, Sonia Baglieri, Giorgio Chessari e  – con la consapevolezza di essere sulla strada giusta, per quanto non certo facile della cultura e della conoscenza locale».

 

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Autore

Nato a Ragusa nel 1964 è giornalista pubblicista dal 1990. Collabora con diverse testate giornalistiche, della carta stampata quotidiana e periodica, online e televisive, occupandosi principalmente di cultura e costume. Laureato in Scienze Politiche indirizzo storico, tiene numerose conferenze intorno al territorio ibleo.



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