Vita Cristiana

Pubblicato il 26 Aprile 2018 | di Agenzia Sir

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Tanta devozione alla S. Giuseppe Artigiano per la festa del Patrono

Il più popoloso quartiere della città si appresta a festeggiare il suo Santo Patrono “San Giuseppe Artigiano”, significativo il messaggio rivolto per l’occasione dai sacerdoti che operano nella parrocchia primo fra tutti il parroco don Salvatore Cannata (collaborato da don Salvatore Giaquinta): “ Fratelli e sorelle carissimi, il nostro desiderio ed il nostro impegno a migliorare il volto della nostra società, trovino risposta nel costante impegno del nostro protettore San Giuseppe, a custodire e a far crescere la santa famiglia di Nazaret, animata dalla grande legge dell’amore. Iniziamo subito a cambiare il mondo curando le relazioni nelle nostre famiglie”.

Oltremodo nutrito il programma dei festeggiamenti messi in cantiere con la determinante collaborazione dei componenti del comitato della festa primo fra tutti Salvatore Gurrieri: diverse le celebrazioni eucaristiche presiedute anche da altri sacerdoti quali don Graziano Martorana, don Giuseppe Iacono ed il Vicario Generale della Diocesi don Roberto Asta, mentre tra gli altri appuntamenti da citare tra gli altri il concorso “L’ugola d’oro”, la serata della fraternità, la visita alle case di riposo, il rito dell’offerta del “Bastone di San Giuseppe” offerto dall’Antico Forno di Carmela Tumino, la serata teatrale a cura della compagnia “Teatro in famiglia”, ed infine domenica 6 maggio la tradizionale ed attesa Processione con il Simulacro del Santo accompagnata dal corpo bandistico “San Giorgio-città di Ragusa” con al rientro l’artistico spettacolo pirotecnico musicale ed infine la serata conclusiva con l’intrattenimento musicale. Per l’occasione la “società S. Vincenzo De Paoli” ha organizzato la raccolta di viveri da destinare ai bisognosi.
La storia di questa parrocchia è oltremodo complessa e proprio due anni addietro ha rievocato il 50° della sua nascita.

Era il 6 agosto 1960 quando S.E. Mons. Francesco Pennisi secondo vescovo della giovane diocesi ragusana, decretò sulla carta l’ erezione della parrocchia S. Giuseppe Artigiano nominando come primo parroco don Giovanni Occhipinti: una parrocchia “senza chiesa” e senza locali di ministero pastorale, momentaneamente ospitata nella consorella Sacra Famiglia, Padre Gregorio Lantieri ne sarà Vicario Economo fino al 1963, poi da tale anno sino al 1968 sarà parroco Giovanni Occhipinti. Quella che in pochi anni diventerà la più popolosa comunità ragusana all’epoca insisteva quasi in aperta campagna dove si contavano poche case di villeggiatura nel quartiere Cupuliddi. In seguito, il 15 settembre 1968, mons. Pennisi benedice i locali della sede provvisoria della parrocchia, un garage in contrada Croce e nomina parroco il mai dimenticato giovane sacerdote don Giovanni Rollo che la guiderà per oltre 40 anni, fin quando passerà il testimone all’attuale parroco don Salvatore Cannata.

Dopo la parentesi di Piazza Croce si passa ai nuovi locali di via Entella: adesso da oltre dieci anni la parrocchia può vantarsi di avere una tra le più belle e capienti chiese della diocesi, il Tempio è stato inaugurato il 12 marzo del 2005 dal Vescovo Emerito mons. Paolo Urso, al suo interno possono trovare posto ben oltre 1000 persone. Tra gli arredi sacri che lo impreziosiscono la meravigliosa statua in legno di San Giuseppe, il grande crocifisso che troneggia sull’Altare ( dono della famiglia di Salvatore Campo ), le sculture in pietra lavica che adornano l’Altare del Santissimo, l’Ambone, l’Altare centrale ed il Fonte Battesimale ( opera dello scultore Carmelo Candiano ), una statua della Madonna Pellegrina, l’artistica Via Crucis opera del compianto Maestro ceramista Giuseppe Criscione e per ultima una pregevole statua di San Pio da Pietrelcina offerta del Gruppo di preghiera di Padre Pio. Tanti gli eventi passati che si sono succeduti in questi anni , e tra questi certamente il più significativo è stata la visita del simulacro del Santo Patrono della città San Giovanni Battista che – in occasione di uno degli annuali festeggiamenti – è stato portato con una solenne e oltremodo partecipata processione all’interno della chiesa di San Giuseppe Artigiano dove è rimasto esposto per un giorno alla venerazione dei fedeli della parrocchia. Un evento questo oltremodo beneaugurante per la popolosa comunità locale assai devota al Patrono di Ragusa ed al suo Patrono San Giuseppe , due figure cardine per la cristianità. Un aneddoto: fu proprio il compianto padre Rollo a volere, in fase di costruzione della nuova chiesa, la realizzazione di un portale d’ingresso molto alto per consentire il passaggio del simulacro di San Giovanni Battista.

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