Cultura

Pubblicato il 14 Giugno 2018 | di Redazione

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Non solo jazz

Non è un concerto jazz ma una perfomance su uno dei maggiori trombettisti e cantanti di musica jazz. Giovanni Arezzo, nell’ambito dell’undicesima edizione del Vittoria Jazz Festival, domani sera (giovedì 14 giugno 2018 alle ore 19,30 nel Chiostro del Convento delle Grazie) porta in scena “Chet!”, una perfomance nata da un’idea dello stesso Arezzo e di Laura Tornambene.

Giovanni Arezzo, attore attento e raffinato, ha deciso, vestendo i panni di Martin, il primo e unico amico di Chesney Henry Baker jr, più noto come Chet Baker, di raccontarne la vita e la morte, proprio dove l’anima del grande genio del jazz era andata a ricollegarsi con un’altra dimensione. Arezzo nel suo monologo parte dalla fatidica data del 13 maggio del 1988 quando, alle tre del mattino, viene ritrovato sull’asfalto il cadavere di Chet che, caduto dalla finestra, giace rannicchiato sull’asfalto, davanti al Prins Hendrick Hotel di Amsterdam in cui aveva preso una stanza. Arezzo-Martin parla di un’esistenza bruciata di corsa tra musica, amori tempestosi e droga. Quando muore, Chet ha solo 59 anni ma sembra che ne abbia 80. Ed è così che, solo sul palco, attorniato da una miriade di ricordi, il protagonista ripercorre la vita e tutto ciò che rimane di uno dei più noti trombettisti e cantanti di musica jazz, famoso per il suo stile cool lirico e intimista.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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